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Mercato del lavoro: i 13 lavori destinati a scomparire entro il 2030
lavori destinati a scomparire

Mercato del lavoro: i 13 lavori destinati a scomparire entro il 2030

lavori destinati a scomparire
Lo Youtuber, il Data analyst, l'Influencer: questi sono solo alcuni dei mestieri nati grazie alle nuove tecnologie. Ma ci sono altrettante professioni che invece, per le stesse ragioni, sono destinate a scomparire: vediamone alcune.

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Il futuro è alle porte, com’è normale che sia, porta con sè nuove opportunità ma anche svolte decisive e di rottura. Questo è un principio applicabile in generale ed è ancora più vero se guardiamo nel dettaglio il mercato del lavoro. Infatti, la tecnologia e le innovazioni da una parte sono fonte per nuove figure professionali, come l’influencer e lo youtuber, mentre dall’altra renderanno obsoleti alcuni mestieri. Quali sono i lavori destinati a scomparire tra  una decina di anni? Alcuni sono scontati, altri meno: proviamo a vederli insieme.

Lavori destinati a sparire: l’estinzione è evoluzione

Possiamo già farci un’idea dei lavori destinati a scomparire analizzando i risultati fatti emergere dal report «Future of Jobs» del World Economic Forum. I dati registrano che tra le figure professionali che non supereranno la prova del tempo ci sono quelle afferenti al settore amministrativo e manifatturiere. Un altro studio realizzato da Mercer, poi, ha sottolineato come molte delle imprese italiane siano impreparate al cambiamento del mercato del lavoro; questo avrà ripercussioni sicuramente sugli stessi dipendenti di queste realtà.

Un’affermazione nata dalla considerazione di 5 elementi

Questi elementi sono Change of Speed, Working with Purpose, Permanent Flexibility, Platform for Talent e Digital from the Inside Out. Se consideriamo il Change of Speed, che considera il cambiamento che le imprese sono disposte ad accogliere, pare che la percentuale si aggiri solo attorno al 31%. Una cifra che testimonia come siano davvero poche le aziende che stanno mettendo a punto un investimento di aggiornamento e formazione del proprio personale. La riqualificazione e la rotazione tra diversi ruoli non è incentivata.

A seguire è allo stesso modo sintomatico la poca soddisfazione dei dipendenti, che si sentono poco motivati sul posto di lavoro e che quindi sarebbero predisposti a sviluppare nuove competenze, magari anche occuparsi di mansioni più importanti e meglio retribuite. Un altro dato poco incoraggiante e che inevitabilmente porterà all’aumento dei lavori destinati a scomparire è la parte relativa alla Permanent Flexibility. L’Italia si posiziona come Paese poco flessibile, in contrapposizione al 96% dei dipendenti che ritengono essenziale l’elasticità.

Lavori destinati a scomparire: l’ultimo rapporto di McKinsey

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Pixabay | MustangJoe

Secondo questo report, più o meno la metà dei lavoratori attualmente impiegati in Italia potrebbe esser tranquillamente rimpiazzata dai robot. Un dato che dovrebbe spaventare tutti, ma che non è molto sentito dalle associazioni di categoria, dai sindacati né tanto meno dai politici. Ma se pensassimo concretamente a tutti i cassieri che verranno sostituiti da una cassa automatica o dal bancomat che svolgerà il ruolo del bancario allo sportello le prospettive diventano meno rosee, no?

E che dire della concorrenza di Amazon, che farà rientrare tra i lavori destinati a scomparire quelli degli agenti di commercio, o di Arbnb e Booking che fa già oggi concorrenza agli addetti che lavorano nelle strutture alberghiere o nelle agenzie di viaggio?

«Anche nel settore turismo, l’innovazione tecnologica e l’office automation hanno determinato la razionalizzazione di alcune procedure, che hanno portato alla sparizione o di alcuni mestieri o, quanto meno, a una notevole riduzione dei lavoratori addetti a tali attività o alla loro esternalizzazione – dice Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi – ma negli ultimi anni una parte consistente del mercato dei viaggi e delle vacanze si è spostata sulla Rete, determinando un fabbisogno di nuove competenze e nuove figure professionali che riguardano ad esempio il web marketing e il revenue management».

I lavori destinati a sparire per l’automazione

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Pixabay | DavidRockDesign

Lo aveva già detto persino Barack Obama prima di lasciare il suo posto alla Casa Bianca: l’automazione è uno dei punti critici che andranno a colpire il mercato del lavoro dei prossimi anni. Sono milioni i lavori destinati a scomparire. Un altro rapporto McKinsey,  A Future That Works: Automation, Employment, and Productivity, ha dato manforte a questa previsione. Il 49% delle professioni oggi esistenti nel mondo e svolte da esseri umani, infatti, finiranno per essere automatizzate. Questo è vero persino in Italia, dove il tasso di sostituzione sarebbe attorno al 49/51%. In altre parole, oltre la metà dei dipendenti italiani, ovvero 11 milioni di persone, potrebbero dover cedere il passo da una macchina.

In particolare, alcuni lavori destinati più colpiti dall’automazione sono quelli caratterizzati da semplicità e ripetitività. «Nelle fabbriche, parliamo di mansioni come l’assemblaggio, ad esempio – spiega Jacopo Brunelli, managing director di Boston Consulting Group – Per l’ufficio, invece, sono a rischio attività come il data entry. Dobbiamo aspettarci una riduzione graduale di questo tipo di figure professionali».

Atri lavori destinati a scomparire per colpa delle macchine

Tra i settori maggiormente colpiti dalle future innovazioni tecnologiche ci sono le aziende di industria 4.0 che si occupano di costruzioni e manifattura, ma anche quelle agricole, le strutture ricettive, gli esercizi pubblici come ristoranti, centri commerciali e la grande distribuzione. Colpite anche le banche, le società di consulenza finanziaria, i call center, i giornali cartacei.

Ilavori destinati a scomparire nei supermercati

Nei supermercati situati nei centri commerciali italiani le casse automatiche hanno già fatto il loro ingresso, affiancando i classici cassieri. Che si tratti dell’opzione della pistola laser data all’ingresso che registra i codici a barre dei prodotti nel carrello, o che sia proprio la cassa automatica, la spesa è destinata a fare a meno dell’uomo. Per non parlare poi della possibilità sempre più diffusa di ordinare la spesa online.

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Pixabay | Free-Photos

Nei fast food ormai gli ordini sono effettuabili confrontandosi con uno schermo touch screen, rendendo un ottimo candidato, tra i lavori destinati a scomparire, l’addetto alle comande. Un operatore umano è del tutto superfluo quando è sufficiente digitare il proprio username con password per poter procedere con il conto online direttamente sullo smartphone.

Lavori destinati a scomparire nell’epoca di internet

Ormai comprare scarpe o persino una cassetta di verdura è possibile senza mettere piede fuori casa. Tutto ciò che è richiesto oggi a un consumatore pantofolaio è di aprire una pagina web e scegliere il prodotto che desidera acquistare. Ah, naturalmente, anche quello di aprire il cancello al corriere per ritirare il pacco o il cibo cinese a domicilio.

Anche per l’ufficio Risorse umane le notizie non sono delle migliori: ormai i chat bot stanno sgomitando per entrare in questo campo, sempre più utilizzati per aiutare nella gestione dei profili da selezionare, promuovere, valutare o trasferire.

Lavori destinati a scomparire: il consulente finanziario

Non solo la cassiera e l’agente di viaggio conosceranno una crisi professionale nel futuro prossimo, ma anche il consulente finanziario. Questo perché le sue funzioni potranno esser svolte direttamente su internet, dove i portafogli azionari potranno esser gestiti in base a degli algoritmi.

L’assicuratore

Anche questo professionista non avrà vita facile. Come è possibile, vi chiederete, dato che gli incidenti capitano sempre e comunque? La risposta sta ancora una volta, nell’automazione: se le macchine potranno viaggiare senza che il conducente sia coinvolto, gli incidenti stradali saranno notevolmente ridotti e gli assicuratori rca diventeranno una specie in via d’estinzione.

Il meccanico è tra i lavori destinati a scomparire

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Pixabay | RyanMcGuire

Per restare nel settore dell’automotive, i veicoli elettrici rappresentano un trend in crescita di questo mercato e quindi questo determinerà la scomparsa del 90% di richieste di riparazioni nelle officine. Non ci sarà più bisogno della manutenzione dei motori, perché quelli elettrici sono più semplici e faranno nascere nuove figure professionali.

Produttori di Componenti Industriali

Questi mestieri verranno messi in difficoltà dall’arrivo delle stampanti 3D, che dal settore architettonico e ingegneristico sono passate a quello della componentistica industriale. Sono strumenti sempre più avanzati che porteranno tra i lavori destinati a scomparire proprio i produttori di componenti industriali. Il rischio di perdita sul mercato nei prossimi 10 anni potrebbe arrivare al 60%.

Hostess, gioiellieri, taglialegna: tutti lavori destinati a scomparire

Ebbene sì: per tutti coloro che hanno il feticcio delle assistenti di volo bellissime e curate che vi scortano in aria da un punto A a un punto B ci sarà un futuro più triste.  I robot sono sempre più affidabili e decisamente meno complessi da gestire di un essere umano, una volta impostato.

E se invece sentiste l’irrefrenabile bisogno di scegliere l’anello da matrimonio in tempi ridotti non dovrete più dipendere dalla disponibilità di un gioielliere. Anche loro potranno esser sostituiti da internet o da un distributore automatico, che vi fornirà in maniera funzionale tutte le informazioni utili rispetto a carati, decorazioni e quant’altro.

Tanti saluti anche ai boscaioli armati di accetta: entro il 2022 anche i taglialegna saranno rimpiazzati (anfibi e muscoli scolpiti compresi) da macchine capaci di abbattere alberi secolari in pochi minuti e senza troppi sforzi o pericoli.

Il giornalista, l’agricoltore, il lettore di contatori

Chi di voi, magari con una laurea umanistica tra le mani, ha sognato di fare carriera come Clark Kent in un importante giornale? Bene, abbandonate questo sogno, almeno per quanto riguarda la carta stampata. La figura classica del giornalista, con l’arrivo di smartphone e social network, è tra i lavori destinati a scomparire. Le news sono a portata di tutti e possono esser condivise dagli utenti comuni. Nelle redazioni, i cronisti sono sempre più lasciati da parte in virtù di computer e algoritmi in grado di scrivere a velocità supersonica.

Un antico mestiere è quello dell’agricoltore, che ha a che fare direttamente con la terra. Le giornate immerse nella natura non saranno più compito suo, però, perché al suo posto lavoreranno dei droni che raccoglieranno i prodotti.

Stessa fine per il lettore di contatori, quell’uomo a cui spesso abbiamo aperto la porta di casa per fargli raccogliere i dati dei metri cubi e di gas consumati. Ecco che nel prossimo futuro chi si occuperà di questo sarà un calcolatore direttamente collegato alla centralina domestica, che valuterà in automatico il conguaglio e vi spedirà la bolletta per email.

Il postino, l’operaio, il tipografo

Anche questi tre professionisti rientrano tra i lavori destinati a scomparire nei prossimi anni. La consegna della posta sarà affidata presto a droni, robot o sistemi informatici.

L’operaio di fabbrica dovrà cedere il passo ad attrezzature sempre più tecnologiche e complesse. Le aziende oggi vogliono investire per ottenere risultati più sicuri, veloci, efficienti. E poi il tipografo: l’editoria è certamente un campo in crisi a causa della digitalizzazione che determina un grave calo della carta stampata. Va da sé che tra i lavori destinati a scomparire si trovi anche questo.

Adesso siete pronti ad affrontare il futuro con qualche informazione utile in più e tanta consapevolezza: scegliete bene il mestiere della vostra vita, pensando all’influenza della tecnologia!

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