Il 2011 si è concluso con la scomparsa di due figure chiave del mondo digitale ed elettronico. A settembre se n’è andato quello che è considerato il padre degli e-book, Michael S. Hart, il fondatore del progetto Gutenberg. Il mese successivo, in ottobre, lo ha seguito Steve Jobs, papà, mente e spirito creativo della Apple e dell’universo elettronico-digitale-telematico che gravita attorno a questa società partita come l’idea di due giovani omonimi negli Settanta (Steve Jobs e Steve Wozniak, 1976), per diventare oggi una multimilionaria rete infinita costituita da Apple store in ogni angolo di mondo.
Dopo la scomparsa di Steve Jobs, come c’era da aspettarsi, insieme alle vendite boom della sua biografia, anche quelle dei prodotti della sua società hanno proseguito a gonfie vele. Che siate “techno addicted” (inglesismo ormai diffuso anche da noi per indicare le persone “drogate”, addicted appunto, di computer e tecnologia), o che siate alla ricerca di un’idea per un’attività economica, leggete quanto segue.
Come aprire un Apple Store?
Di seguito un breve prontuario da leggere prima di prendere una decisione, in un senso o nell’altro (aprire o non aprire l’attività col logo della Mela più famosa della storia, dopo quella di Adamo ed Eva?).
Cose da sapere sugli Apple Store
La definizione “Apple store” è esclusiva dell’omonimo marchio che apre i suoi negozi a propria insindacabile discrezione (discrezione stabilita in seguito ad attente valutazioni di marketing e studi di settore). La società, con sede in California (Cupertino), gestisce quindi i vari Apple store con modalità diretta, mentre il personale assunto e presente in negozio è chiamato a svolgere esclusivamente attività legate alla vendita, all’assistenza ai clienti e all’amministrazione.
Quindi attenzione a non sperare nell’impossibile o, peggio, cadere in qualche proposta truffa: non esistono, in tutto il mondo, Apple store in franchising o gestiti privatamente. Invece, chi ha il pallino dell’imprenditore e il logo della Mela sempre in testa, può aprire degli specifici punti vendita: vale a dire gli Apple Premium Reseller e gli Apple Reseller.
Apple Premium Reseller
Secondo il sito ufficiale della Apple, si tratta di negozi che «offrono l’intera gamma di Mac, iPad, iPod e iPhone, insieme a un assortimento completo di software e accessori» all’interno del quale «il personale preparato da Apple può vantare una conoscenza approfondita dei molti prodotti e soluzioni di terze parti disponibili per il Mac». Qui, è inoltre possibile fare uso dei cosiddetti sconti Education (ovvero, delle riduzioni riservate a studenti, insegnanti, scuole e università); trovare soluzioni cercate specificatamente per le per aziende; nonché, gli interessati possono partecipare a seminari e workshop dedicati a mondo Apple. Insomma, l’universo Apple racchiuso in un singolo punto vendita.
Apple Reseller
In questo caso si tratta di realtà più semplici, ossia dei classici negozi di informatica (rispetto ai precedenti, le dimensioni sono ridotte, normalmente medio-piccole). Queste realtà hanno la licenza per vendere i prodotti e gli accessori firmati Apple. Altra differenza rispetto alla versione Premium: non sono sempre molto forniti e non offrono una pari assistenza in termini di puntualità e completezza (ancor più limitata rispetto a un vero Apple store).
Cosa fare per diventare Apple Reseller?
Per diventare un rivenditore Apple è importante seguire diversi passaggi:
- affrontare accordi commerciali e di utilizzo del marchio direttamente con la Apple (i contatti di Apple Italia si trovano sul sito nell’apposita pagina Apple.com/it/contact)
- assicurarsi di avere le risorse economiche (non indifferenti) necessarie
- prepararsi ed eventualmente seguire la formazione adeguata: i requisiti richiesti dalla società son piuttosto rigidi e selettivi
- seguire l’iter burocratico che comporta, sempre, l’apertura di un negozio (l’apertura della P.IVA; l’iscrizione alla Camera di Commercio e nel Registro delle Imprese, la presentazione presso il Comune della dichiarazione di inizio attività, la documentazione che dichiari la sicurezza e l’agibilità dei locali, la messa in regola del personale)
Cosa è bene sapere prima di proporsi come Apple Reseller
- il ricarico (perciò il guadagno per il venditore) dei prodotti Apple è minimo: 4-5% nel caso in cui questi siano acquistati da grossisti o 2-3% se comprati da Apple. Conviene dunque, affiancare alla vendita dei prodotti quella di altri servizi (per esempio l’assistenza tecnica ai clienti, o atri servizi “extra” quali corsi e workshop, nonché prodotti e accessori).
- sono vietatissimi gli sconti come arma promozionale: solo Apple, in particolari circostanze, ha il privilegio di offrire riduzioni di prezzo ai clienti.
Questo è tutto. Stay tuned!