Borse di studio Banca d’Italia: come funzionano
Le borse di studio della Banca d’Italia a favore della ricerca economica applicata, per le quali è stato appena pubblicato il bando, saranno da fruire a Roma presso il Dipartimento di Economia e Statistica; i contributi economici messi a concorso, che saranno di 4 mila euro al mese per ogni borsista, avranno una durata di un anno, eventualmente rinnovabili per un altro anno. Non solo: i borsisti, al termine del primo anno di fruizione della borsa di studio (e quindi da settembre 2016) avranno la possibilità di essere convocati per partecipare a selezioni di personale in vista di assunzioni a tempo indeterminato nel grado iniziale della carriera direttiva.
Nel corso del periodo in cui fruiranno delle borse di studio della Banca d’Italia, i beneficiari avranno il compito di sviluppare un proprio progetto di ricerca proposto da loro stessi, preferibilmente nei settori , international economics, microeconomic behaviour of firms and households, macroeconomics and monetary economics, market design and regulation, public finance e credit banking financial stability corporate finance.
Chi si può candidare per le quattro borse di studio Banca d’Italia?
Possono partecipare al bando tutti i candidati che abbiano conseguito il titolo di studio di Ph. D. o di Dottorato o che stiano per ottenerlo; devono inoltre avere un’ottima padronanza della lingua inglese.
La selezione è annuale e si apre di norma a inizio ottobre: le domande di partecipazione devono essere inviate tramite l’apposita procedura online disponibile sulla pagina web dedicata all’iniziativa, completa di tutta la documentazione richiesta dal bando. Tra i documenti richiesti ci sono anche due lettere di referenza rilasciate da docenti universitari o da economisti di centri di ricerca nazionali o internazionali, firmate e redatte su carta intestata: entrambe le lettere devono essere inviate tramite posta elettronica entro il termine di scadenza del bando.