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Boom di professioni green: ecco cosa accade quando la crisi aguzza l’ingegno

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La crisi ha colpito tutti i settori dell’economia nazionale ed internazionale, è sempre più difficile riuscire a trovare un’occupazione in linea con la propria preparazione ed il tasso di disoccupazione giovanile continua a salire in maniera preoccupante: cosa si fa? Semplice, si ritorna alla terra e a tutte quelle attività che per molto tempo hanno garantito il sostentamento a tantissime famiglie italiane.

Secondo i dati emersi e presentati nel corso dell’Assemblea elettiva dei Giovani Coldiretti, nell’ambito dell’Open Space su “Il lavoro possibile nel tempo della crisi”, infatti, pare siano molto numerosi i giovani che, avendo la disponibilità di un terreno, sarebbero entusiasti di iniziare a lavorare in questo settore. Concretamente ciò si traduce in un vero e proprio boom di nuove professioni green frutto della creatività di quanti, a causa di questo particolare momento di crisi economica, sono stati costretti ad inventare qualcosa pur di lavorare. Si sono così progressivamente affermati nuovi lavori che riscuotono sempre più interesse e successo: agritata, muratore ecologico, erborista 2.0, tintore naturale di tessuti anallergici, affinatore di formaggi e molto altro.

Secondo quanto emerso dall’indagine Coldiretti/Ixe, tra le principali motivazioni che spingerebbero numerose persone ad intraprendere una delle nuove professioni green, bisogna annoverare innanzitutto la possibilità di stare in campagna, all’aria aperta ed in contatto diretto con la natura, ma anche l’individuazione di numerose opportunità di business mediante cui farsi strada in un settore in costante crescita. Proprio in riferimento a ciò è necessario evidenziare la tendenza attuale che vede un numero crescente di iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie superiori con un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia a cui fa eco il parallelo aumento degli iscritti alle Facoltà di scienze agrarie, alimentari e forestali. Dai dati emersi, inoltre, si evince che ben il 7,2% dei titolari di impresa ha un’età inferiore ai 35 anni e che la maggior parte delle aziende ha optato per un approccio multifunzionale occupandosi di attività legate alla vendita dei prodotti tipici, ai processi di trasformazione aziendale del latte in formaggio, delle olive in olio e così via, ma anche alle fattorie didattiche e alla produzione di salumi e pane. D’altro riuscire a diversificare rappresenta un’ottima strategia di business per far quadrare al meglio i conti.

Interessanti le parole del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo:‹‹i giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio. Un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee››.

Ma quali sono le nuove professioni green che stanno riscuotendo maggiore successo soprattutto tra i giovani? Vi è ad esempio l’agritata, il cui obiettivo è quello di accogliere nella sua azienda i bambini dai 3 mesi ai 3 anni e di guidarli, attraverso un adeguato progetto pedagogico, alla scoperta della natura, del ciclo delle stagioni e dei prodotti locali. I vantaggi per i più piccoli sono notevoli, in primis la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta, di familiarizzare con gli animali e le piante e con tutte le attività agricole. Vi è poi chi svolge la professione di tintore naturale di tessuti anallergici utilizzando esclusivamente il meglio dei prodotti della propria azienda agricola, quali frutta, ortaggi e piante tintorie. Ricorrendo ai prodotti naturali, infatti, vi è la possibilità di colorare i tessuti con numerosissime tinte tutte provenienti esclusivamente dai prodotti della terra.

Tra le nuove professioni green spicca il muratore ecologico, ovvero colui che impiega come materiale di costruzione una mattonella fatta con la paglia, ottimo prodotto in grado di garantire elevate prestazioni qualitative rispettando gli standard richiesti dalle norme al momento vigenti. Obiettivo fondamentale è quello di raggiungere un reale miglioramento delle performance energetiche ed ambientali mediante la promozione delle prestazioni di efficienza energetica ed una progressiva riduzione dei consumi e delle risorse del pianeta.
Naturalmente questi sono solo alcuni esempi delle nuove professioni green che si stanno progressivamente diffondendo proprio grazie al difficile momento economico che stiamo vivendo. Creatività e forza di volontà hanno fatto in modo che venissero poste le basi per nuovi mestieri che, proprio in virtù dell’interesse che stanno riscontrando, di certo riusciranno a garantire un roseo futuro lavorativo a quanti decideranno di lavorare in questo settore.

Per consultare per esteso l’indagine della Coldiretti è sufficiente collegarsi al seguente sito web.

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