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Come diventare consulente del lavoro, tutto quello che bisogna sapere

Come diventare consulente del lavoro, tutto quello che bisogna sapere

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Quella del consulente del lavoro è una figura professionale sempre più centrale nella gestione dei rapporti tra istituzioni pubbliche, imprese e lavoratori, tanto da diventare quasi un dirigente esterno dell’azienda stessa.

Cos’è un consulente del lavoro e di cosa si occupa? Si tratta di un professionista in ambito giuridico – economico che opera in piccole o medie imprese come consulente per la gestione del personale e di tutto ciò che lo riguarda: contabilità lavoro, pratiche inerenti ai rapporti di lavoro, procedure contabili, giuridiche, assicurative e previdenziali, contatti con Enti come INAIL, INPS, Agenzia delle Entrate e così via.
Deve inoltre informare tempestivamente i clienti su tutte le novità riguardanti gli adempimenti in materia di lavoro, assistenza sociale dei lavori e previdenza e occuparsi del libro e dei prospetti paga, del calcolo dei contributi, della risoluzione delle controversie, della redazione dei modelli CUD e di molto altro ancora.

Non c’è bisogno di dire, quindi, che un buon consulente del lavoro deve essere sempre aggiornato sulle norme fiscali, retributive e previdenziali inerenti l’ambito del lavoro e deve essere in grado di spiegare ai propri clienti come applicarle correttamente.

Come si diventa consulente del lavoro? Per diventare consulente del lavoro bisogna innanzitutto avere un diploma di Ragioneria oppure una laurea triennale per Consulente del Lavoro o una laurea in economia e commercio, giurisprudenza o scienze politiche, ma anche altri tipi di laurea possono essere ritenuti validi. Dopo aver terminato gli studi è poi obbligatorio effettuare due anni di praticantato presso un consulente del lavoro regolarmente iscritto all’apposito albo professionale da almeno due anni; il praticantato può essere svolto anche presso lo studio di un commercialista, di un avvocato o di un ragioniere, basta che abbiamo effettuato la comunicazione di esercizio della professione di consulente del lavoro da almeno tre anni.

Successivamente l’aspirante consulente del lavoro può finalmente presentarsi per sostenere l’esame di consulente del lavoro, che si svolge ogni anno e che consiste in due prove scritte e in una prova orale. Per aiutare gli interessati il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro e la Fondazione Studi hanno redatto un comodo ebook che riassume tutta la normativa sul praticantato e che può essere scaricato gratuitamente dal sito dei Consulenti del Lavoro

Per iscriversi all’same per consulenti del lavoro è necessario inviare la propria domanda, redatta in bollo da 16 euro, con raccomandata A/R alla Direzione regionale del lavoro della propria regione, allegando la fotocopia di un documento di identità, la dichiarazione che attesta il periodo di praticantato e la ricevuta di versamento della tassa di 49,58 euro.
Se l’esame viene superato si viene iscritti di diritto all’albo professionale dei consulenti del lavoro e si può cominciare a praticare la professione come liberi professionisti o come dipendenti in uno studio.

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