In un mondo caratterizzato da una continua attenzione verso lo sviluppo tecnologico ed i progressi in ambito informatico, si è assistito negli ultimi anni ad un vero e proprio boom di nuove professioni strettamente connesse a tali settori. D’altro canto, però, stanno riscuotendo un buon successo anche delle professioni che, pur non essendo “nuove” né tantomeno iper-tecnologiche, sono riuscite progressivamente ad affermarsi in tutti i Paesi. Tra queste vi è senza alcun dubbio il Garden Designer, autentico professionista specializzato nella progettazione, sistemazione e gestione del verde ornamentale, da tempo affermato soprattutto all’estero, ma che anche in Italia sta riuscendo a ritagliarsi il proprio posto nell’attuale mercato del lavoro.
Fondamentalmente il Garden Designer è un free lance, cioè un libero professionista soprattutto perché sono ancora poche le aziende attive nel campo del verde ornamentale. Considerato spesso all’estero come un giardiniere professionista, in realtà è molto di più poiché per svolgere tale professione è necessario essere in possesso di precise competenze e conoscenze e, naturalmente, è fondamentale essere sempre aggiornati circa nuovi prodotti e qualsiasi novità del settore. Questo professionista lavora principalmente per clienti privati ed in alcuni casi per enti pubblici qualora l’area su cui intervenire non sia eccessivamente estesa.
Da un punto di vista della formazione, in Italia, il Garden Designer è spesso un architetto (o ha una formazione simile) che, una volta conclusi gli studi accademici, ha deciso di specializzarsi in questo settore. Su tutto il territorio nazionale sono numerosi gli enti di formazione, ma anche le scuole di agraria, gli istituti privati e le stesse università, che organizzano corsi al termine dei quali viene rilasciato un diploma. Le principali discipline che vengono approfondite in modo da avere un’ottima preparazione riguardano le materie botaniche, il riconoscimento di piante e alberi, elementi di topografia, disegno tecnico, ma anche lo studio della storia del giardino per valutarne l’evoluzione nel corso dei secoli. Fondamentale è avere anche un’approfondita conoscenza riguardo i software di progettazione, come AutoCAD e Photoshop, indispensabili per mostrare al cliente un’anteprima quanto più veritiera de lavoro che sarà realizzato.
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Oltre agli studi e al continuo aggiornamento, è soprattutto grazie alla continua esperienza sul campo che il Garden Designer riesce a raggiungere ottimi risultati. Mediante continue sperimentazioni e progettazione di spazi diversi, infatti, si sviluppano fondamentali competenze riguardo, ad esempio, la manutenzione del verde ornamentale, la gestione delle prospettive e di tutti gli spazi a disposizione, ma anche per quanto riguarda l’uso di supporto specifici ed il rispetto del budget in precedenza concordato in base alle esigenze dei clienti. In generale il Garden Designer si occupa di individuare la soluzione ornamentale migliore che riesca a valorizzare il contesto senza alterarne gli elementi costitutivi, ma dando nuova vitalità agli spazi mediante un sapente uso del verde ornamentale. Un momento fondamentale del lavoro è l’incontro con il cliente durante il quale si rivela importante riuscire a definire dettagliatamente gli obiettivi desiderati. Successivamente, dopo aver analizzato gli spazi su cui intervenire, si occupa della realizzazione di un disegno “artistico” e di uno tecnico per mostrare il risultato finale del proprio intervento.
Se siete interessati a lavorare in questo settore, avvicinarvi a questa professione potrebbe rivelarsi una buona scelta poiché è sempre più richiesta proprio in virtù dell’elevata specializzazione di chi la esercita. Requisiti indispensabili sono di certo una grande creatività e l’amore per la natura, ma anche tanto studio ed un costante aggiornamento. Se desiderate avere maggiori informazioni sul Garden Designer potrete consultare il sito web ufficiale dell’ISAD, l’Istituto Superiore di Architettura e Design, dove vi è un corso dedicato proprio alla formazione di questi nuovi professionisti green.
Elisa Stampa