Come si può immaginare, il ruolo è complesso e di altissima responsabilità, per cui gli aspiranti controllori sono reclutati attraverso un accuratissimo sistema di ricerca e selezione. Di questo si occupa l’ENAV – Ente Nazionale di Assistenza al Volo a cui lo Stato italiano affida la gestione ed il controllo del traffico aereo civile sul territorio nazionale. L’ente fa parte del sistema internazionale ATM (Air Traffic Management), è sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha la propria sede legale a Roma ed altre sedi operative in tutto il territorio italiano, compresa l’Academy ENAV che si trova a Forlì.
L’ENAV è l’unico ente italiano per la selezione, la formazione e l’aggiornamento costante dei diversi profili professionali che operano ad alti livelli di qualità ed eccellenza per garantire la sicurezza dei servizi di Controllo del Traffico Aereo: i Controllori (CTA), gli Esperti di Assistenza al Volo (impiegati in ruoli e servizi specialistici nell’ambito della raccolta, elaborazione e distribuzione dell’Informazione Aeronautica), i Meteorologi (per un monitoraggio h24 delle condizioni meteo su tutto il territorio nazionale), i Tecnici di Radiomisure (per il controllo costante sulla rispondenza alle normative internazionali dei segnali radioelettrici emessi dalle apparecchiature per la navigazione strumentale e l’avvicinamento in fase di decollo ed atterraggio dei velivoli). Inoltre ENAV ha in organico anche Tecnici Informatici di alto profilo professionale per garantire la sicurezza informatica e la protezione della rete di comunicazione aeronautica, e Amministrativi per un’efficiente e corretta gestione dell’ente.
Ecco un testo che vi potrà essere utile per svolgere questa professione.
Il Controllore del Traffico Aereo svolge diversi ruoli
Controllore ground (controllo e gestione dei movimenti a terra nell’area aeroportuale), Controllore delivery (autorizzazione alla messa in moto e autorizzazione di rotta), Controllore di torre (gestione del decollo e della prima fase di volo, nonché l’ultima fase di volo prima dell’atterraggio e, naturalmente, la fase di atterraggio), Controllore di avvicinamento (gestione del volo nelle fasi di instradamento dall’aeroporto verso la rotta e viceversa), Controllore radar (controllo dei velivoli durante la fase di rotta).
L’iter selettivo dei nuovi Controllori del Traffico Aereo prende il via con la pubblicazione di un annuncio di ricerca sulle principali testate giornalistiche nazionali e sul sito internet dell’ENAV nella pagina web Ricerche in corso nella sezione Lavora con noi.
Come si diventa controllore di volo
La prima fase di selezione consiste in alcuni test attitudinali seguiti da una fase di valutazione individuale e di gruppo delle competenze e del potenziale (assessment). I candidati idonei dovranno sottoporsi ad accertamenti medico-sanitari che la normativa internazionale prevede per il profilo di CTA e che saranno eseguiti presso istituti sanitari certificati dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Dopo il conseguimento dell’idoneità medica seguirà l’avvio al corso di formazione per Controllori di Traffico Aereo che viene svolto presso l’Academy ENAV di Forlì.
Il percorso formativo si articola in due fasi. La prima fase selettiva è articolata in moduli che si svolgeranno nell’arco di circa 14 mesi ed è dedicata alla formazione teorico/pratica per acquisire le competenze necessarie allo svolgimento della professione. In questa fase sono previste verifiche intermedie e un esame finale. La seconda fase introduce gli allievi CTA in un percorso di addestramento on the job che durerà circa 4 mesi presso la postazione operativa di assegnazione e in affiancamento al personale già in funzione. Anche al termine della seconda fase è previsto un esame finale per il conseguimento dell’abilitazione, che sarà rilasciata dall’ENAC, e della Licenza di Controllore del Traffico Aereo che permetterà di essere assunti con contratto a tempo indeterminato con uno stipendio interessante e proporzionato al livello di responsabilità richiesto dal ruolo.