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Come si legge un contratto di lavoro? Ecco cosa sapere

Come si legge un contratto di lavoro? Ecco cosa sapere

Siete davanti al tanto sospirato contratto di lavoro, ma ricordate che prima di firmarlo è consigliabile leggerlo con attenzione e chiarire tutti gli eventuali dubbi. Come si legge un contratto di lavoro? Ecco qualche utile indicazione per non farsi trovare impreparati.

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Il passaggio obbligato da compiere prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività lavorativa è la firma di un contratto, che deve essere sottoscritto sia dal datore di lavoro sia dall’aspirante lavoratore. Prima di apporre la propria firma e accettare così tutte le condizioni previste, è bene leggere con attenzione questo documento, in modo che non ci siano fraintendimenti. Può sembrare un compito arduo, anche perché spesso non mancano termini tecnici difficili da comprendere per i non addetti ai lavori. Vediamo quindi come leggere un contratto di lavoro per mettersi al riparo da brutte sorprese.

Il tipo di contratto di lavoro

I contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato rientrano nelle categoria dei contratti di lavoro subordinato: ciò vuol dire che il lavoratore è sottoposto alle direttive di una figura gerarchicamente superiore, al contrario di quanto avviene nel caso del lavoro autonomo. La principale differenza tra un contratto di lavoro a tempo determinato e uno a tempo indeterminato sta nel fatto che nel primo caso nel documento di assunzione viene indicata anche la data della fine del rapporto di lavoro. Tra le cose da controllare ci sono anche la durata e le modalità del periodo di prova, che in genere va dai 15 giorni e i 6 mesi: in questo periodo di tempo, che deve essere specificato sul contratto, il datore di lavoro può recedere senza dare spiegazioni.

L’orario di lavoro

Spesso è un altro tasto dolente, quindi è bene controllare da subito cosa prevede il nostro contratto di lavoro in merito. Oltre alle ormai classiche formule full time e part time, ci sono anche il part time orizzontale, che prevede che il lavoratore tutti i giorni per un numero di ore ridotto, e il part time verticale; in questo caso il lavoratore avrà un orario di lavoro di otto ore al giorno, ma solo per alcuni giorni alla settimana, in modo che il numero di ore settimanali totali coincida con quelle previste da un part time. Quando di firma un contratto part time possono anche essere inserite delle clausole dette “flessibili” o “elastiche” che prevedono rispettivamente la possibilità di modificare la collocazione temporale delle prestazioni di lavoro oppure danno la possibilità di aumentare il numero delle ore di lavoro rispetto a quanto deciso all’inizio. Il lavoratore, in ogni caso, ha sempre la facoltà di revocare il proprio consenso, al variare di queste condizioni.

È bene sapere, poi, che le ore di lavoro settimanali totali, comprese di straordinari, non dovrebbero essere più di 48 e che ogni lavoratore ha diritto a 11 ore consecutive di riposo ogni 24 ore.

Come leggere un contratto di lavoro: la retribuzione mensile

Ecco un altro dei dati che deve essere riportato sul contratto e che è bene controllare prima della firma: l’indicazione di quanto si percepirà in busta paga, suddiviso nelle varie voci che compongono la retribuzione lorda. Possiamo dire che la retribuzione mensile è composta dallo stipendio minimo del settore di appartenenza, dalle indennità di contingenza, dagli scatti di anzianità; e queste si possono aggiungere eventuali altre voci come ad esempio il lavoro notturno e straordinari, che sommati alla retribuzione mensile formano il contenuto effettivo della busta paga, chiamato retribuzione di fatto.
Le mensilità supplementari sono invece la tredicesima e la quattordicesima. La prima arriva ad allietare le feste di Natale e viene calcolata in base all’intero anno di competenza, mentre la seconda viene corrisposta a luglio ed è conteggiata sulla retribuzione dei 12 mesi precedenti.

Giorni festivi e ferie

Dopo lo stipendio, è probabilmente una delle cose che interessano maggiormente i lavoratori. Cominciamo con il dire che ogni 7 giorni di lavoro, ogni dipendente ha diritto ad almeno 24 ore consecutive di riposo. Le settimane di ferie a cui si ha diritto, invece, sono almeno 4 ogni anno; di queste, almeno 2 settimane devono essere utilizzate nell’anno in cui sono state maturate, mentre le altre si dovranno impiegare in ogni caso nei 18 mesi successivi.
Ci sono poi i giorni festivi, come Natale, Ferragosto e il Primo Maggio: se il dipendente dovrà lavorare in queste giornate avrà diritto alla maggiorazione di retribuzione prevista dal contratto di categoria.

Gli altri elementi che compongono un contratto di lavoro

I contratti di lavoro regolamentano molti aspetti delle attività dei dipendenti. Oltre a ciò che abbiamo già visto nel dettaglio, bisogna prestare attenzione anche ad altri dettagli, che devono obbligatoriamente essere messi nero su bianco in fase di assunzione. Tra questi ci sono clausole che disciplinano, ad esempio, assenze, permessi, permessi di maternità e paternità, infortuni sul lavoro, malattie professionali e non professionali, la sicurezza sul lavoro, eventuali trasferimenti e trasferte, le sanzioni disciplinari, l’estinzione del rapporto, il trattamento di fine rapporto e molto altro ancora.

Prima di firmare il tanto desiderato contratto, quindi, assicuratevi che tutti gli aspetti del documento siano comprensibili e corretti; in caso di dubbio non esitate a rivolgervi ad un professionista che vi potrà offrire tutto l’aiuto necessario.

 

Francesca Scarabelli

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