Ci sono alcuni corsi per la sicurezza sul lavoro che sono obbligatori per ogni attività produttiva, anche se le modalità spesso variano in base alle dimensioni e al settore in cui opera l’azienda.
In ogni impresa devono quindi esserci più persone abilitate e certificate. Lavorare in tutta sicurezza è infatti un diritto, ma anche un dovere che ogni dipendente deve assolvere, a partire dai dirigenti. E’ proprio per questo motivo che la legge impone di attuare alcuni corsi per la sicurezza sul lavoro e i relativi aggiornamenti, pena sanzioni anche salate.
Cerchiamo quindi di fare chiarezza su un argomento importante e molto attuale, ma sul quale spesso c’è un po’ di confusione.
La normativa sui corsi per la sicurezza sul lavoro
Tutti i diversi aspetti relativi a questi corsi sono regolamentati dal Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, che prevede degli obblighi sia per i datori di lavoro sia per i dipendenti.
Questi percorsi formativi sono nati in seguito all’accordo Stato/Regioni entrato in vigore nel 2012 che, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 81/2008, conteneva tutte le norme e le direttive in materia. Il nuovo accordo Stato/Regioni del 7 luglio 2016, poi, individua e aggiunge anche le linee guida relative ai corsi in modalità e-learning.
Chi deve fare i corsi per la sicurezza sul lavoro
I corsi per la sicurezza sul lavoro obbligatori sono parecchi e sono tutti a carico del datore di lavoro, ma possono essere frequentati da tutti i lavoratori, dai semplici dipendenti ai soci o ai datori di lavoro stessi. L’importante, in ogni caso, è che ci siano più persone formate in tema di sicurezza sul posto di lavoro.
In genere la formazione sul tema viene suddivisa in generale e specifica. La prima tratta di argomenti e di norme comuni a tutte le aziende, mentre quella specifica si differenzia ulteriormente in base al livello di rischio del settore di competenza.
Possiamo quindi distinguere tre tipi di corsi per la sicurezza sul lavoro specifici:
- corsi per lavoratori a basso rischio, in cui rientrano ad esempio artigiani, ristoratori e commercianti;
- percorsi formativi per lavoratori a rischio medio, che possono essere allevatori, agricoltori e personale della pubblica amministrazione, docenti inclusi;
- corsi sicurezza per lavoratori ad alto rischio, come ad esempio lavoratori dei settori dell’edilizia, della chimica e in tutti gli ambiti in cui è necessario maneggiare sostanze pericolose.
Ci sono infine i corsi di aggiornamento per tutte le tipologie di percorso formativo che abbiamo visto.
Corsi per la sicurezza sul lavoro: la formazione per RSPP
La formazione per il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, comunemente detto RSPP, dà al datore di lavoro o al lavoratore prescelto tutti gli strumenti relativi alla prevenzione e alla protezione dei rischi che possono essere presenti sul luogo di lavoro.
E’ una figura che deve obbligatoriamente essere presente in ogni azienda e che solitamente viene impersonata dal datore di lavoro stesso oppure da una persona di sua scelta, che può essere uno dei dipendenti oppure un consulente esterno.
Questo tipo di corso è solitamente suddiviso in tre moduli, che hanno durata variabile a seconda del settore in cui opera l’azienda: 48 ore per chi rientra nella fascia a rischio alto, 32 ore per il rischio medio e 16 ore per il rischio basso.
Il percorso formativo può essere svolto interamente in aula oppure parte in aule e parte in modalità e-learning. Il corso di aggiornamento è obbligatorio ogni 5 anni.
Il corso RSL per la sicurezza sul posto di lavoro
Un’altra figura obbligatoria all’interno di ogni azienda è quella del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza. E’ una persona che ha il compito, all’interno dell’azienda in cui lavora, di rappresentare i lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro. In genere questo ruolo è ricoperto da un dipendente o da un rappresentante sindacale.
Come per tutte le persone che hanno a che fare con la tematica della sicurezza, anche in questo caso è obbligatorio un percorso formativo della durata di 32 ore. Si può svolgere in aula oppure in e-learning ed è obbligatorio il corso di aggiornamento una volta all’anno.
Corsi per la sicurezza sul lavoro: gli addetti alle emergenze
Veniamo ora agli addetti alle emergenze. In ogni azienda devono essere presenti almeno una persona che svolga il ruolo di addetto all’antincendio e una che si faccia carico del primo soccorso. Nelle aziende che impiegano al massimo 5 persone questi ruoli possono essere ricoperti anche dal titolare, a patto che sia presente sul posto di lavoro. Anche in questo caso è obbligatorio frequentare appositi corsi e i relativi aggiornamenti.
Addetti all’antincendio
Questo corso (che, lo ricordiamo, è obbligatorio per ogni azienda) si differenzia in base al livello di rischio dell’azienda in questione. Possiamo quindi individuare corsi antincendio rischio basso, medio oppure alto: a voi la scelta in base alle caratteristiche della vostra attività!
Può in ogni caso essere seguito dai lavoratori oppure dal titolare se l’azienda non ha più di 5 dipendenti. Il percorso ha una durata di 4 ore per le aziende con rischio basso, di 8 ore per quelle a rischio medio e di 12 ore per quello a rischio alto.
Nel primo caso il corso può essere seguito anche in e-learning, mentre negli altri due scenari è prevista anche una parte pratica. Durante questo corso saranno fornite tutte le nozioni necessarie per studiare un piano antincendio ad hoc per il proprio luogo di lavoro. Si acquisiranno inoltre le competenze per istruire i lavoratori sulle principali norme antincendio.
L’aggiornamento corso antincendio è obbligatorio ed è consigliato ogni 3 anni.
Addetti al primo soccorso
Gli addetti al primo soccorso hanno l’importante compito di gestire le emergenze in azienda e di assistere i lavoratori nei momenti di rischio o di pericolo.
Su questo fronte, la legge, e precisamente il DM 388/2003, suddivide le aziende in tre grossi gruppi in base al livello di rischio e al numero dei lavoratori che vi opera.
Gli addetti al Primo Soccorso della aziende del gruppo A devono seguire un corso di 16 ore, mentre quelli delle aziende che rientrano nei gruppi B e C dovranno svolgere 12 ore di formazione.
La parte teorica del corso di primo soccorso può essere svolta in modalità e-learning, mentre la parte pratica deve essere svolta in aula. L’aggiornamento è obbligatorio ogni 3 anni.