Spesso, infatti, durante i momenti di crisi si è da un lato costretti e dall’altro stimolati a trovare nuove soluzioni e, in particolar modo le aziende più grandi, rivedono frequentemente la propria organizzazione interna sia in termini di gestione delle risorse umane, sia per quanto concerne la divisione dei ruoli e degli impieghi. Proprio dalla constatazione di questo insieme di elementi su cui si fondano anche le realtà lavorative più piccole, si è giunti alla consapevolezza che, per fronteggiare le nuove esigenze del mercato e riuscire, quindi, ad essere al passo con i tempi, è fondamentale adottare nuovi modelli di lavoro.
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Nello specifico, per Smart Working si definisce un modello di lavoro basato su una maggiore flessibilità dei tempi, degli orari, degli spazi fisici, ma anche dei modi di comunicare mediante il supporto dei nuovi strumenti ICT che integrano telefonia, chat e video sui dispositivi sia fissi che mobili. Con il passare del tempo, infatti, è sempre più aumentata l’esigenza di condividere una notevole quantità di informazioni, dati e contenuti tra i vari dipendenti di un’azienda che devono necessariamente essere sempre reperibili ed aggiornati su tutto. Mediante questo sistema di comunicazione unificata si mira a diffondere un modello di lavoro efficiente e che soprattutto consenta, a fronte di un iniziale investimento, di ottimizzare i tempi e i costi dei procedimenti aziendali. Rispetto al passato, in cui si era abituati a lavorare all’interno di ambienti fortemente gerarchizzati, oggi si tenta di creare un clima di maggiore collaborazione e comunicazione all’interno del quale valorizzare l’operato dei singoli pur sempre valutandolo in un’ottica di produttività e progresso aziendale.
Oltre a quelli già indicati, tra i vantaggi e i benefici dello Smart Working bisogna naturalmente annoverare la facilità con cui avvengono le comunicazioni a distanza. Non si è più vincolati a trovarsi sullo stesso posto di lavoro, ma è possibile condividere informazioni e dati in maniera semplice e veloce pur essendo fisicamente molto lontani. Adottare tale modello di lavoro offre importanti vantaggi sia alle aziende che hanno varie sedi dislocate in vari Paesi, ma anche a quelle realtà, e sono sempre più numerose, che ricorrono frequentemente al telelavoro che consente di risparmiare somme non indifferenti.
Le tecnologie e gli strumenti ICT sono però solamente una delle componenti che consentono lo sviluppo di un modello di lavoro fondato sullo Smart Working. Bisogna, infatti, annoverare anche la cultura del management che, purtroppo, non è ancora sufficiente diffusa in Italia. Attualmente sono poco numerosi quei dipendenti che lavorano all’interno di aziende all’interno delle quali è consentito gestire in maniera flessibile ed autonoma i tempi, gli spazi e le mansioni da svolgere.
Tali argomenti sono stati ampiamente affrontati durante l’incontro “La comunicazione unificata e l’innovazione nel data center: soluzioni in-a-box”, tenutosi il giugno a Trieste ed organizzato dall’azienda Udinese beanTech. Secondo quanto affermato dal titolare Fabiano Benedetti, è emerso che oltre la metà delle imprese contattate hanno in programma di investire in un progetto di comunicazione unificata entro il prossimo anno. Nonostante le grandi difficoltà economiche, sono soprattutto le aziende del nord-est italiano che ripensano alla propria organizzazione interna e, per migliorare, sono disposte ad investire per applicare l’innovativo modello di Smart Working. All’evento è stata presentata in esclusiva Dell UCReady, l’appliance di Dell e Microsoft per la Unified Communication che, integrandosi con la rete aziendale, rende l’installazione di Lync 2013 molto pi semplice e snella. Tra i vari dibattiti, si è parlato molto anche del dell PowerEdge VRTX, la prima soluzione sul mercato creata ad hoc per riunire storage, server e connettività di rete.
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