Cos’è il programma Erasmus?
È la prima domanda che viene spontaneo porsi. Erasmus non è solo il nome dell’umanista olandese Erasmo da Rotterdam, che viaggiò in tutta l’Europa per comprenderne le diverse culture, ma anche l’acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. Si tratta in breve di un programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea, che dal 1987 dà la possibilità ai giovani studenti di trascorrere un periodo di studio legalmente riconosciuto presso una università straniera per un periodo di tempo che in genere va dai 3 mesi a un anno.
Per molti ragazzi questa è la prima volta in cui si trovano a vivere in maniera indipendente, per di più all’estero; il programma, inoltre, li incoraggia non solo a comprendere e a condividere la cultura ospitante, ma anche a imparare a convivere con coetanei proveniente da tutto il mondo. Proprio per questo motivo Erasmus è diventato una sorta di fenomeno culturale e una tappa importante nella vita di molti studenti europei.
Cos’è il programma Erasmus Plus?
A partire dal 2014 il programma ha assunto il nome di Erasmus+ per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. Questo progetto apre le possibilità date dall’Erasmus ad una platea più grande, non limitando più la partecipazione ai soli studenti universitari, ma coinvolgendo un’ampia gamma di organizzazioni, università, centri di ricerca e imprese private presso cui è possibile studiare, acquisire esperienza o fare volontariato.
Gli obiettivi di Erasmus Plus
Il programma, oltre ad offrire un’esperienza di studio e di vita indimenticabile, si pone alcuni importanti obiettivi nell’ambito della strategia dell’Unione Europea per la gioventù. Tra questi possiamo ricordare alcuni temi come ad esempio:
– la riduzione della disoccupazione giovanile;
– la promozione dell’istruzione per gli adulti in riferimento alle nuove competenze richieste dal mercato del lavoro;
– l’incoraggiamento ad una partecipazione attiva alla vita democratica in Europa;
– la promozione della mobilità nei Paesi dell’Unione Europea;
– la riduzione dell’abbandono scolastico.
Come funziona Erasmus Plus 2019
Chi intende partire con Erasmus Plus ha due possibilità:
– mobilità per studio e apprendimento;
– mobilità per traineeship, la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche.
Cosa sapere su Erasmus+ ai fini di studio
Chi studia può recarsi all’estero per un periodo di tempo compreso tra 3 mesi e un anno per chi sta frequentando un corso di laurea triennale o magistrale, mentre chi è iscritto ad un corso di studio a ciclo unico, come ad esempio Medicina, potrà rimanere all’estero fino a 24 mesi.
In questo periodo lo studente è tenuto a sostenere all’estero gli esami concordati prima di partire, che saranno in numero proporzionale al periodo di permanenza nel Paese straniero.
In questo caso, la borsa di studio stanziata dall’UE varia in base al costo della vita del Paese di destinazione e può cambiare di anno in anno; per gli studenti italiani è di circa 280 euro al mese per i Paesi con un costo della vita alto e di 230 euro al mese per i Paesi con un costo della vita medio o basso.
Cosa sapere su Erasmus+ ai fini di traineeship
Possono prendere parte a questa esperienza tutti gli iscritti ad un Istituto di Istruzione Superiore a partire dal primo anno e i neo laureati entro un anno dal conseguimento del titolo, anche se la domanda deve essere presentata prima della laurea. L’Erasmus Plus per un tirocinio all’estero può durare da 2 a 12 mesi per gli iscritti ad un corso di laurea triennale o specialistico e fino a 2 anni per chi è impegnato in un corso di laurea a ciclo unico.
L’esperienza di tirocinio all’estero può essere svolta presso le organizzazioni, le università e le imprese che aderiscono al progetto, ma deve essere congruente con il percorso accademico e con le aspirazioni future dello studente. Anche in questo caso è prevista una borsa di studio mensile, di importo variabile a seconda del Paese di destinazione.
I requisiti richiesti
L’esperienza di Erasmus è solitamente associata agli studenti universitari, ma grazie a Erasmus Plus possono partire anche atleti, personale docente e non docente, studenti di ogni tipo di istituto di Istruzione Superiore e neo laureati.
Per poter partire occorre avere competenze linguistiche sufficienti per poter vivere nel Paese ospitante o avere una buona conoscenza della lingua inglese, inoltre non bisogna risultare beneficiari di altre borse di studio finanziate dall’Unione Europea.
Gli studenti, poi, devono risultare regolarmente iscritti al proprio corso di laurea e aver completato il primo anno di studi.
Erasmus Plus 2019, i documenti necessari
Può sembrare banale, ma i documenti sono di fondamentale importanza per poter partecipare a Erasmus Plus; alcuni devono essere allegati alla domanda di partecipazione, altri occorre averli con sé durante il soggiorno all’estero. Bisogna quindi assicurarsi di avere a disposizione:
– la certificazione degli esami sostenuti nel Paese di provenienza e la media dei voti ottenuti;
– un documento di identità in corso di validità;
– la Tessera Sanitaria Europea per poter usufruire dei servizi sanitari anche all’estero;
– la Carta Giovani Europea per poter usufruire di alcuni sconti;
– la Patente di guida se si intende noleggiare un’auto durante il soggiorno all’estero.
Come partire per Erasmus Plus?
Come partire per questa esperienza internazionale? Il primo step è quello di informarsi in maniera attenta presso gli sportelli dedicati che è possibile trovare nella propria sede universitaria, perché le procedure e le regole riguardanti documenti, mete e scadenze possono variare di anno in anno.
I ragazzi selezionati, prima della partenza devono concordare un piano di studi insieme al proprio docente di riferimento e all’istituto di istruzione che lo ospiterà; nel caso dei programmi di traineeship questo piano di studio viene sostituito con un piano di tirocinio all’estero.
Alla fine di questa esperienza di studio l’università ospitante rilascerà una certificazione che attesterà la partecipazione agli esami e i risultati ottenuti, risultati che verranno riconosciuti nel percorso accademico italiano.
Francesca Scarabelli
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