A volte, la lettura della busta paga sembra molto simile al referto di una risonanza magnetica: non si capisce niente tra ferie e permessi. Cosa sono esattamente e come si calcolano? Ferie godute, permessi richiesti, normative, disposizioni aziendali: tutto un mistero. Così abbiamo deciso di essere i vostri interpreti e chiarirvi un po’ le idee.
Ferie e permessi: che confusione
Partiamo da un punto in comune: entrambe condividono il fatto di esser un diritto di ciascun lavoratore, che questi lavorino in aziende sia pubbliche che private. Altro trait d’union è che costituiscono l’opportunità per chi lavora di fare delle assenze senza che questo comporti una riduzione dello stipendio. Ultimo elemento condiviso: ferie e permessi sono entrambi pagati.
Le differenze tra ferie e permessi
Ferie e permessi si distinguono in un primo essenziale aspetto: le prime riguardano i giorni, i secondi si prendono a ore. Questi ultimi, poi, possono esser di più tipi come quelli ex festività oppure per riduzione dell’orario di lavoro. In entrambi i casi chi li gestisce è il CCNL o contratto collettivo nazionale del lavoro. A seconda del contratto collettivo, a parte il monte ore di permessi previsti per un anno, saranno fissati anche i limiti temporali entro cui potrete goderne. In generale, ciò che avanza viene liquidato nella busta paga, però, ahimè, non possono più esser goduti. Per quanto riguarda invece le ferie, queste sono stabilite dalla legge.
Ferie e permessi: gemelli diversi
Esistono poi altre caratteristiche che aiutano a distinguere bene ferie e permessi. Riguardano più che altro il modo in cui goderne e di maturarli, poi le scadenze da rispettare e le modalità di gestione di entrambe le categorie nel periodo di assenza del lavoratore a causa di ragioni mediche.
Ferie e permessi sono diversi anche per il tipo di giustificazione: le ferie infatti non devono per forza essere motivate, mentre dovete indicare la causa per cui fate richiesta di un permesso (analisi specialistiche, corsi di formazione ecc.)
Modalità di fruizione e maturazione di ferie e permessi
Non è così difficile da capire: mentre le ferie trovano la loro unità di misura in giornate intere, che possono esser godute singolarmente o in maniera consecutiva, i permessi sono come le camere d’albergo a ore (anche in questo caso possono esser raggruppate consecutivamente o meno).
Ferie e permessi maturano ogni mese: in questo periodo il lavoratore colleziona due giorni di ferie e due ore di permessi, trasformandovi in accumulatori seriali.
Ancora più nello specifico, nell’arco di un anno l’accumulo di ferie retribuite non può risultare inferiore alle 4 settimane. Di queste, almeno 2 hanno l’obbligo di esser consecutive quando è una vostra richiesta rispetto al corso dell’anno di maturazione. Le altre due devono ricadere nei 18 mesi che seguono la fine dell’anno di maturazione.
Cosa fare delle ferie e permessi non goduti?
Sotto questo aspetto ferie e permessi si comportano in maniera un po’ diversa. Per quanto riguarda il loro ciclo di vita, entrambi, se non ne avete approfittato, non si annullano ma si trasformano in moneta sonante. Ciò che cambia tra ferie e permessi è il fatto che, mentre le prime non godute diventano retribuiti solo al termine del rapporto di lavoro, i secondi subiscono la conversione in qualsiasi momento.
In ogni caso ricordiamo che potreste godere delle ferie non godute anche in ritardo, così come è stabilito dalla Corte di Giustizia nella sentenza 6 aprile 2006 relativa alla causa 124/2005.
Di solito, quando avete messo da parte un po’ troppi giorni di ferie e permessi, il vostro datore di lavoro può consigliarvi di utilizzarli. Ma se l’azienda per cui lavorate è pubblica potreste esser costretti a goderveli perché il rischio è quello di non vederli monetizzati.
Quando si prendono per malattia
Un altro modo di vedere questo tema è osservarlo nel contesto della malattia. Quando ci si assenta per questo motivo, infatti, non si smette di accumulare ferie ma, purtroppo, i permessi retribuiti subiscono un arresto. Nel caso in cui il lavoratore entri in malattia, se non viene presentato il certificato medico dell’azienda, le ferie vengono addirittura sospese. Se poi vi ammalate proprio mentre usufruite delle ferie, la degenza interrompe il calcolo delle ferie. (Art. 6 Convenzione OIL 132/1970).
Come capire quanto ho accumulato?
Ogni giorno un lavoratore si alza e… controlla quanti giorni di ferie ha maturate insieme alle ore per i permessi. Dove può verificare? In basso nella busta paga, proprio vicino alla cifra che indica lo stipendio netto, troverete il riepilogo di entrambi se goduti e quelli che ancora vi restano.
Se notate qualche irregolarità o se avete qualche domanda da fare, rivolgetevi pure al reparto delle Risorse Umane della vostra azienda oppure a quello amministrativo.
Come chiedere ferie e permessi?
Prima di farvi qualche scrupolo a riguardo, ricordatevi che state chiedendo qualcosa che vi spetta di diritto, non un favore personale. Così è stabilito dall’art. 2103 c.c. e art. 36 della Costituzione. Bene, procediamo: ogni lavoratore può decidere di usufruire di ferie e permessi in specifici periodi dell’anno accordati dal titolare dell’azienda. Sarà lui a segnalarveli per tempo.
Per chiederle al di fuori di questi determinati momenti, il lavoratore deve presentare la richiesta all’ufficio del personale della propria azienda. Da lì in poi sarà tutto un ritiro di documenti, moduli, compilazione fino alla riconsegna allo stesso ufficio.
Ci sono dei casi in cui entrambi possono esser richiesti compilando un modulo online che poi arriverà per via telematica, grazie a un software, alla segreteria. Per le ferie è sempre consigliabile restare in linea con quelle predisposte dal datore di lavoro, mentre per i permessi è sufficiente darne preavviso con la richiesta due giorni prima dell’occasione in cui ci si dovrà assentare.
Prima di poterne usufruire, però, la richiesta di ferie e permessi dovrà trovare l’approvazione del responsabile di area. Il quale, specialmente nel caso delle ferie, dovrà valutare se approvarle o meno quando si riferiscono a dei giorni al di fuori del calendario aziendale.