Forma.Temp – ovvero il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione – risponde proprio a questa esigenza grazie a strumenti di formazione pensati ad hoc per queste esigenze. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta e chi ne può usufruire.
Cos’è il Fondo Forma.Temp?
Il Fondo Forma.Temp viene gestito da una associazione senza fini di lucro che vede coinvolti associazioni di settore come Assolavoro e Assosomm, confederazioni sindacali come Cgil, Cisl e Uil e associazioni sindacali dei lavoratori in somministrazione come ad esempio FeLSA Cisl, UilTemp e Cgil Nuove Identità.
Forma.Temp è dedicato alla formazione e al sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione, garantendo una formazione fortemente orientata al lavoro. Questo viene incontro principalmente ad una delle maggiori esigenze delle aziende che danno lavoro a personale in somministrazione, ciò quella di avere a disposizione personale preparato in maniera specifica per la propria realtà.
I lavoratori, dall’altra parte, hanno a disposizione un importante strumento, totalmente gratuito, per qualificarsi o riqualificarsi professionalmente in diversi settori.
Qualche numero? Solo nel 2016 il Fondo Forma.Temp ha finanziato oltre 33.000 progetti, formando circa 230.000 persone in oltre 1 milione e 300 mila ore di corsi.
Come funziona Forma.Temp
I corsi Forma.Temp che, lo ricordiamo, sono gratuiti per tutti i partecipanti, sono finanziati dalle agenzie per il lavoro, che vi destinano ogni anno il 4% calcolato sulle retribuzioni erogate.
Questo tipo di formazione è destinato sia ai giovani alle prime esperienze di lavoro sia a persone che hanno la necessità o il desiderio di ricollocarsi. Ci sono poi obblighi di placement, in quanto queste tipologie di percorsi di formazione devono essere correlati a precise occasioni di lavoro. Proprio per tutte queste caratteristiche questo modello è stato riconosciuto come best practice a livello europeo.
Pixabay | geralt
Le tipologie di formazione Forma.Temp
Il Fondo Forma.Temp prevede quattro tipologie di corsi di formazione per rispondere a tutte le esigenze. Vediamole insieme:
- la formazione di base ha lo scopo di fornire conoscenze generali inerenti al mondo del lavoro;
- i corsi di formazione professionale puntano all’acquisizione di conoscenze o capacità specialistiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro;
- la cosiddetta formazione on the job è finalizzata a far incontrare le competenze del lavoratore con le esigenze specifiche di un’azienda. Ci si riferisce in particolar modo all’uso di attrezzature necessarie allo svolgimento di alcune attività specifiche;
- la formazione continua, che mantiene al passo con i tempi le competenze e le qualificazioni del lavoratore. Questi percorsi sono dedicati a lavoratori che hanno già seguito interventi formativi finanziati e che hanno lavorato per almeno 4 mesi con contratti di somministrazione lavoro.
In particolare, per i lavoratori con contratto di lavoro in somministrazione a tempo determinato sono disponibili corsi si formazione di base, professionale e on the job. Chi invece ha un contratto in somministrazione a tempo indeterminato può usufruire di corsi di qualificazione o riqualificazione professionale oppure di qualificazione professionale in affiancamento.
Le certificazioni
Uno dei punti di forza di Forma.Temp è che ad ogni intervento formativo segue una certificazione che garantisce l’acquisita formazione dei lavoratori. Al termine di ogni corso ogni partecipante riceve quindi un attestato di frequenza.
Lavoro in somministrazione, di cosa si tratta?
Abbiamo nominato la categoria dei lavoratori in somministrazione, ma di cosa si tratta esattamente?
L’attività di somministrazione prevede tre attori impegnati in quella che viene chiamata “missione”:
- un’agenzia per il lavoro, che funge da somministratore e mette in contatto gli altri due attori;
- il lavoratore, che può appartenere a qualsiasi categoria di lavoratori subordinati, quindi operai, impiegati, dirigenti e quadri;
- l’azienda o l’impresa che beneficia della prestazione lavorativa, detta anche utilizzatore.
In questo rapporto di lavoro l’attività viene svolta presso l’azienda o l’impresa utilizzatrice, ma ad assumere e retribuire il lavoratore è il somministratore, cioè l’agenzia per il lavoro, che dovrà occuparsi anche dei contributi previdenziali.
E’ bene notare che i lavoratori somministrati hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri dei lavoratori dipendenti: a parità di mansione hanno quindi diritto alla stessa retribuzione e allo stesso trattamento normativo, così come devono sottostare agli stessi obblighi.
Lavoro somministrato o lavoro interinale?
Il lavoratore somministrato, come abbiamo visto, è assunto dall’agenzia per il lavoro. Il suo contratto con il somministratore può essere a tempo determinato o indeterminato. Nel primo caso la sua assunzione è assimilabile a quella di un lavoratore interinale, tipo di contratto in vigore fino al 2003, anno in cui è stato sostituito dal contratto di somministrazione grazie alla Legge Biagi (Legge 14 febbraio 2003 n. 30). L’assunzione a tempo indeterminato, invece, stabilisce che il somministratore stanzi i contributi per il lavoratore anche nei periodi di inattività presso le aziende utilizzatrici.
Pixabay | geralt
Forma.Temp e lavoro somministrato
Quale rapporto c’è tra il lavoro somministrato e i corsi Forma.Temp? Come abbiamo già visto, sindacati e associazioni di settore versano del capitale per sostenere il Fondo Forma.Temp, che si configura come un Fondo di finanziamento per espletare politiche attive e passive del lavoro. Tramite i corsi di formazione erogati, Forma.Temp si pone lo scopo di rispondere al bisogno di formazione di diversi settori professionali.
Questi corsi, però, non sono rivolti solo ai lavoratori in somministrazione iscritti alle Agenzie per il lavoro, ma anche a persone prive di occupazione che sono alla ricerca di lavoro e che sono disposte a sottoscrivere un contratto di lavoro in somministrazione.
Le politiche passive del lavoro previste dal Fondo Forma.Temp
Il Fondo Forma.Temp prevede anche delle politiche passive del lavoro, che in maniera specifica prevedono:
- l’erogazione di prestazioni a sostegno del reddito per lavoratori in somministrazione a tempo determinato o indeterminato che siano in uno stato di sospensione o di riduzione della propria attività lavorativa;
- il sostegno al reddito per lavoratori a tempo determinato in somministrazione che si trovano in stato di disoccupazione;
- l’erogazione di una integrazione al reddito per i lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato fuori missione per mancanza di richieste di lavoro.
Cos’è il Fondo Ebiref e a cosa serve
Dal gennaio 2011 esiste anche il Fondo Ebiref, dedicato in maniera specifica ai lavoratori somministrati a tempo indeterminato. Per i lavoratori occupati tramite agenzia prevede alcune prestazioni come, ad esempio, il contributo per la maternità e gli asili nido, la tutela sanitaria integrativa oppure piccoli prestiti a tasso zero.
Nel solo 2016 ci sono state circa 16.000 richieste di prestazioni di welfare, che sono state tutte erogate. Circa l’80% di queste richieste riguardava rimborsi di natura sanitaria. Seguivano richieste di piccoli prestiti, indennizzi per infortuni e infine richieste di contributi per l’asilo nido dei figli.