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Guida alle professioni: come diventare editore

Guida alle professioni: come diventare editore

Diventare editore è il sogno di molti, che però magari pensano che sia una professione adatta solo a pochi (e ricchissimi) eletti. In realtà lavorare nel mondo dell'editoria è possibile, anche se non facile: ci vogliono infatti spirito imprenditoriale, la capacità di stendere un buon piano di business e avere la disponibilità per fare un investimento di circa 100 mila euro nell'arco di tre anni.

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Come diventare editore, quindi? Il primo passo è di sicuro quello di individuare una nicchia di mercato nella quale potersi inserire in maniera originale e produttiva. Il compito di un editore, piccolo o grande che sia, è infatti quello di individuare testi e autori meritevoli, di investire su questi autori e di promuovere e distribuire i loro libri, ricavandone ovviamente un profitto economico. Per farlo nella maniera più redditizia possibile, quindi, è bene analizzare il mercato e quello che offre, cercando di individuare un settore poco sfruttato o di sviluppare un progetto unico e originale, che però possa avere buone possibilità di ritorno economico.

Diventare editore, dal punto di vista burocratico, non è molto diverso dall’intraprendere qualsiasi attività imprenditoriale. E’ necessario, per prima cosa, informarsi sulle leggi e sulle norme che regolano l’esercizio dell’attività editoriale eadempiere quindi a tutti gli obblighi a cui un editore deve sottostare.
Innanzitutto bisogna iscrivere la propria attività al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, dotando la nuova impresa di codice fiscale e partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate. Recentemente è stata messa a disposizione la Comunicazione Unica, che con un unico atto regola la posizione della nuova realtà imprenditoriale presso Registro delle Imprese, Agenzia delle Entrate, Inps e Inail.

Bisogna poi considerare che il lavoro di editore è molto cambiato: tutto merito degli ebook e della distribuzione digitale, che rendono molto più facile raggiungere anche i mercati internazionali senza bisogno di accordi complessi e di filiali estere. Una delle scelte che l’aspirante editore è chiamato a fare, quindi, è proprio quella del mercato di riferimento: italiano o estero? La risposta non è più così scontata e dipende dalle competenze e dalle aspirazioni del futuro editore.

Una parola a parte la merita il processo di distribuzione dei libri, che funziona così: il distributore acquista un libro dall’editore con uno sconto sul prezzo di copertina, e poi lo venderà ai librai, applicando un ulteriore sconto. Se il libro però non vende la resa torna all’editore, che si fa così carico delle perdite. E’ facile quindi capire che un piccolo editore, per sopravvivere, deve ridurre al minimo le copie invendute. Come fare? Per prima cosa, è bene prevedere delle tirature limitate, soprattutto per le prime edizioni, poi curare moltissimo la promozione del libro o, meglio ancora, affidandola ad un professionista preparato. Leggermente diverso il discorso per gli ebook, per i quali la distribuzione prevede una rete di promozione che coinvolga anche giornalisti web, blogger e influencer sui nuovi social media.

Per quanto riguarda la pubblicazione di un libro cartaceo, è bene conoscere tutti gli adempimenti formali che un editore deve tenere presenti e che sono:

– l’iscrizione della pubblicazione al Registro pubblico generale delle opere protette
– l’apposizione del codice ISBN su ogni volume, sia in formato cartaceo che in formato e-book
– l’apposizione di tutte le indicazioni obbligatorie come, ad esempio, titolo, autore, editore, prezzo di vendita al pubblico, stampatore e così via
– la consegna delle copie d’obbligo a chi di dovere

Un’altra cosa da sapere prima di diventare editore è che il commercio di libri e periodici in formato cartaceo è sottoposto ad un particolare regime IVA che prevede l’assolvimento dell’imposta a monte da parte dell’editore sulla base del prezzo di copertina e dall’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al 4%.

Per dare un aiuto concreto a chi vuole intraprendere questa difficile strada e per spiegare nei minimi dettagli come diventare editore in maniera informata e consapevole, l’Associazione Italiana Editori (AIE) organizza periodicamente un corso di formazione per diventar editori, che si articola in due giornate di lezioni per imparare le basi del lavoro editoriale.

Nei due giorni di corso verranno affrontati argomenti estremamente utili e interessanti: come costruire la propria impresa, come esaminare il mercato, come creare e definire un buon piano editoriale, come funziona la distribuzione e la comunicazione, qual è la contrattualistica e la normativa di riferimento del settore, come funziona il diritto d’autore e molto altro ancora.

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