Prima di spiegare come diventare logopedista, facciamo un po’ di chiarezza su questa importante professione sanitaria. Il logopedista è un professionista sanitario specializzato nella valutazione, educazione e riabilitazione in tutte quelle patologie che influiscono sulla comunicazione e sul linguaggio; si occupa, poi, dei disturbi dell’apprendimento nei campi della lettura, della scrittura e del calcolo, della voce e delle funzioni orali. Il logopedista può lavorare sia con gli adulti che con i bambini. Può esercitare la professione come libero professionista oppure come dipendente in strutture pubbliche o private.
Le caratteristiche di un buon logopedista
Un buon logopedista, oltre a competenza e professionalità, deve avere qualità personali come la pazienza, la sensibilità e la capacità di relazionarsi con il prossimo, soprattutto con i più piccoli. Serve anche un po’ di intuito, per capire se i problemi che il paziente manifesta possono essere correlati ad altri tipi di disagio.
Se sentite di avete questi requisiti e avete il desiderio di essere di aiuto agli altri, allora la professione di logopedista potrebbe fare per voi.
Come diventare logopedista, l’iter di studi
Per diventare logopedista è necessario conseguire una laurea in Logopedia, conseguita dopo un corso di studi triennale. Logopedia fa parte della facoltà di Medicina e Chirurgia e rientra nelle professioni sanitarie dette “della riabilitazione”. Appartiene quindi alla classe di laurea 2, insieme a Fisioterapia, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Ortottia e assistenza oftalmologica, Tecnica della riabilitazione psichiatrica e Terapia occupazionale.
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Il test di accesso a Logopedia
Come già accennato, il primo scoglio da affrontare per diventare logopedista è proprio quello del test di accesso. Attualmente in Italia tutti i corsi di logopedia sono a numero chiuso, con pochi posti disponibili per ogni ateneo. Ogni anno, tuttavia, il numero di posti disponibili può variare e negli ultimi anni ci sono state continue modifiche.
Per prepararsi al meglio al test di accesso per la facoltà di Logopedia è consigliato studiare su libri formulati appositamente per le professioni sanitarie. Le materie oggetto d’esame, infatti, sono cultura generale, biologia, chimica, matematica, fisica, ragionamento logico e genetica, in pratica le stesse richieste per il test di medicina.
Inutile dire che si tratta di un test molto impegnativo, visto anche il grande numero di studenti che si contende i pochi posti disponibili. Una buona idea per verificare la propria preparazione prima del test di ammissione è quella di ricorrere all’aiuto di una piattaforma di e-learning per le professioni sanitarie.
Come diventare logopedista: la pratica
Nel corso dei tre anni di studio per diventare logopedista sono in programma anche circa 3.000 ore di pratica, anche se questo numero può variare da università a università; grazie a questo il neo laureato è in grado di esercitare la professione di logopedista non appena ottenuto il titolo di studio. Il conseguimento della laurea in logopedia, infatti, vale anche come abilitazione all’esercizio della professione. Al momento non esiste ancora un Albo dei Logopedisti a cui potersi iscrivere.
Ecco qualche testo da leggere se volete avere un’idea di quello che potrebbe comportare il vostro lavoro.
Dove studiare per diventare Logopedisti?
I corsi di laurea in Logopedia sono presenti nelle università delle maggiori città italiane. A Roma, ad esempio, sono tre gli atenei che propongono corsi di laurea in Logopedia. Ci sono l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, che propone ben tre corsi dislocati presso il Policlinico Umberto I, l’ospedale Spolverini di Ariccia e la ASL di Latina. L’Università di Tor Vergata ha attivo un corso presso l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Fondazione Santa Lucia, mentre l’Università Cattolica del Sacro Cuore propone il suo corso di Logopedia in quattro sedi universitarie distribuite sul territorio nazionale.
Per diventare logopedisti a Milano, invece, si può frequentare l’Università degli Studi di Milano. Nemmeno al Sud Italia mancano università che propongono corsi di laurea in Logopedia. Un esempio? L’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha una valida offerta formativa e una serie di servizi che spaziano dagli ambulatori per la diagnosi e la cura delle patologie della voce, parola, udito e linguaggio alle aule multimediali.
Quanto guadagna un logopedista?
Come in ogni professioni, ci sono diversi fattori che determinano lo stipendio di un logopedista. Il primo aspetto da considerare è l’esperienza, ma ci sono anche il tipo di struttura presso cui si lavora, pubblica o privata, e la zona dell’Italia in cui si opera.
In generale possiamo dire che il guadagno medio di un logopedista che lavora in ospedale può andare dai 1.250 ai 1.500 euro al mese. Questa cifra può aumentare se si fanno anche visite a domicilio.