Dal momento che i budget a disposizione delle giovani coppie sono spesso limitati e le dimensioni degli appartamenti si riducono, diventa essenziale poter sfruttare ogni spazio, anche il più piccolo: qui interviene l’Interior Designer, non un semplice arredatore, ma in genere un architetto specializzato in design d’interni, capace di valorizzare gli ambienti con la scelta dell’arredamento delle giuste dimensioni e di stabilire la disposizione dei mobili in modo da renderla funzionale, accogliente e confortevole.
Naturalmente il suo ruolo non è limitato alle abitazioni private ma comprende gli ambienti pubblici, i negozi, gli uffici. Oggi i professionisti degli interni si preoccupano inoltre di trovare soluzioni di “design sostenibile” per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente: utilizzano, quindi, materiali riciclabili, energie alternative e prodotti di buona qualità in grado di durare nel tempo.
Vediamo quali sono le strade da seguire per intraprendere questa professione:
Laurea in Architettura
L’itinerario tradizionale per diventare Designer d’Interni è rappresentato dal conseguimento della laurea in Architettura e di una specializzazione post-universitaria in Design d’Interni. Negli atenei italiani il Corso di Laurea in Architettura è a numero programmato e ancora a ciclo unico; ai percorsi di durata quinquennale, tuttavia, negli ultimi anni si stanno affiancando quelli triennali o di primo livello – che offrono una preparazione in determinati rami del settore come l’urbanistica o l’architettura del paesaggio – e quelli magistrali o di secondo livello, di durata biennale – che consentono di specializzarsi in vari campi, come la progettazione architettonica, la pianificazione territoriale e paesaggistica. Per orientarsi nell’offerta formativa delle università italiane, consigliamo di visitare il portale Studiare in Italia del MIUR, che offre una panoramica generale dei corsi attivati in questo ambito disciplinare.
Corsi triennali in Design d’Interni
Frequentare un corso triennale in Design d’Interni permette di specializzarsi nella progettazione di varie tipologie di spazi chiusi, dalle abitazioni agli alberghi, dai luoghi pubblici – aeroporti, stazioni – a quelli di servizio – scuole, ospedali, uffici, musei, banche.
I corsi dello IED, il prestigioso Istituto Europeo di Design, sono riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca come Diplomi Accademici di Primo Livello e sono articolati in 180 crediti formativi, con esami e laboratori didattici. In Italia è possibile conseguire il Diploma in Interior Design dello IED nelle sedi di Milano, Roma – in queste città è attivo sia in italiano che in inglese –, Torino, Venezia, Firenze e Cagliari.
L’Istituto Italiano di Design, che ha sede a Perugia, organizza un corso in Interior Design, anch’esso di durata triennale, riconosciuto dalla Legge 845/78 in materia di Formazione Professionale e valido negli altri Paesi dell’Unione Europea. Durante il primo anno gli allievi studiano disegno tecnico, per avvicinarsi alla progettazione vera e propria nei due anni successivi.
Master e specializzazioni post-laurea
Coloro che sono già in possesso della Laurea in Architettura, del Diploma Accademico in Design o di un altro titolo affine, possono specializzarsi con il Master in Interior Design dello IED, che ha una durata compresa tra otto e dodici mesi e permette di approfondire gli ambiti progettuali legati all’arredo, alla luce, allo spazio e ai materiali. In Italia il Master è attivato dalle sedi di Milano – in inglese –, Roma e Torino. La vasta offerta dell’Istituto Europeo di Design comprende poi corsi di specializzazione serali ed estivi, destinati a chi vuole migliorare le proprie competenze nel settore.
Il Master in lingua inglese in Interior Design è organizzato anche dalla Scuola Politecnica di Design di Milano: dura un anno ed è aperto ai laureati in Architettura, Interior Design, Disegno Industriale, Ingegneria o discipline equivalenti. La prossima edizione prenderà il via a ottobre 2013 e terminerà con uno stage presso studi e aziende.