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La frontiera del crowdfunding per finanziare il proprio progetto imprenditoriale
Crowdfunding

La frontiera del crowdfunding per finanziare il proprio progetto imprenditoriale

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Image by jcomp on Freepik
Il crowfounding è una forma di finanziamento collettivo che può essere utilizzata per diversi scopi, tra cui anche avviare la propria startup innovativa. Vediamo come fare e quali sono le principali piattaforme in Italia.

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Il termine inglese “crowdfunding” può essere tradotto in italiano con “finanziamento collettivo”; si tratta dello sforzo congiunto di un gruppo di persone che mette in comune una certa somma di denaro per sostenere un progetto o un’organizzazione.
Quello che non tutti sanno è che questa pratica può entrare in gioco anche per sostenere l’avvio di un nuovo progetto imprenditoriale: le idee da sole non bastano, per trasformarle in un’impresa reale servono dei capitali e in questo senso il crowdfunding è un’opportunità interessante.

I vari tipi di crowdfunding

Non è semplice parlare dei vari aspetti di questa pratica, ma se vi dicessimo che esistono addirittura diversi tipi di crowdfunding? Vediamone una breve panoramica:

reward based: si tratta di raccolte fondi che prevedono una ricompensa in cambio di una donazione, ricompensa che può essere anche sono un ringraziamento pubblico;

donation based: è la formula di crowdfunding maggiormente utilizzata dalle organizzazioni no profit per finanziare le loro iniziative;
lending based: si raccolgono fondi “in prestito”, che poi verranno restituiti con gli interessi una volta che il progetto sarà ben avviato;
equity based: in questo caso a fronte di un finanziamento è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa, diventandone così socio a tutti gli effetti.

 

Alla scoperta dell’equity crowdfunding

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Questa forma di crowdfunding è quella maggiormente utilizzata per avviare startup innovative e piccole e medie imprese, anche in Italia, dove è stata normata nel 2013, diventando così il primo paese in Europa ad utilizzare questo tipo di finanziamento collettivo. Da quel momento, dopo un periodo di difficoltà iniziale, l’equity crowdfunding è in continua crescita e al 30 giugno 2018 aveva raggiunto un valore complessivo di oltre 33 milioni di euro, di cui quasi 21 milioni solo nell’ultimo anno.

Come funziona l’equity crowdfunding per finanziare le startup

Come abbiamo visto, si tratta di una forma di investimento che consente a molteplici soggetti di finanziare una startup o una piccola o media impresa che si ritiene che abbia del potenziale attraverso un portale online autorizzato; in cambio si diventa soci dell’impresa stessa, acquisendo delle quote societarie. È bene ricordare che si tratta comunque di un investimento che comporta dei rischi: se l’impresa finanziata va bene le azioni che si possiedono acquisteranno valore, mentre se gli affari non vanno nella maniera sperata si rischi di perdere del tutto o in parte il proprio investimento.

Veniamo alla pratica: come lanciare una campagna di equity crowdfunding

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Avete deciso di finanziare la vostra startup o la vostra impresa tramite l’equity crowdfunding? Il primo passo, in questo caso, è scegliere la piattaforma più adatta al vostro scopo all’interno del vasto panorama del settore; ricordiamo che deve essere autorizzata da Consob!

La fase di preparazione prevede in genere la predisposizione di un Documento Informativo destinato agli investitori, la consegna del materiali informativo con cui si presenta la società, il progetto e i suoi promotori e l’apertura di un conto corrente vincolato presso un istituto finanziario convenzionato.

A questo punto si può stabilire un traguardo economico da raggiungere e il tempo massimo per farlo: da questo momento si è online con il proprio progetto, che dovrà attrarre i potenziali investitori e convincerli a contribuire alla sua realizzazione in cambio di alcune quote aziendali. Durante questa fase l’offerente deve tenere aggiornati i dati pubblicati, dandone tempestiva comunicazione al gestore della piattaforma.

Una volta terminata la campagna, è il momento di tirare le somme. L’obiettivo economico non è stato raggiunto? In questo caso il progetto non vedrà la luce, almeno per il momento, e gli investitori riavranno i loro soldi grazie alla modalità “all or nothing. Se invece l’obiettivo viene raggiunto è il momento di far decollare la propria impresa, portando a bordo tutti gli investitori, che diventano automaticamente soci: ciò significa che parteciperanno alla distribuzione degli eventuali utili in base alle quote possedute ma non avranno comunque diritto di voto.

Le principali piattaforme di equity crowdfunding in Italia

Le piattaforme Mamacrowd, Crowfoundme e Walliance insieme nel 2018 hanno contribuito per ben il 70% alla somma totale raccolta tramite l‘equity crowdfunding, ma ce ne sono anche altre che hanno raggiunto ottimi risultati. Vediamole nel dettaglio:
Starsup: è il primo portale di equity crowdfunding autorizzato dalla Consob per lanciare startup innovative. Il suo scopo è quello di far incontrare progetti interessanti e persone disposte a finanziarli. Per informazioni: www.starsup.it

Mamacrowd: è la principale piattaforma di equity crowdfunding in Italia per capitale raccolto: oltre 11 milioni di euro in un anno! Per informazioni: www.mamacrowd.com
Walliance: questa piattaforma di equity crowdfunding è indirizzata in maniera particolare al mercato immobiliare. Per informazioni: www.walliance.eu
Crowdfundme: “innovare, investire, crescere” è il moto di questa piattaforma con sede a Milano. Per informazioni: www.crowfoundme.it

BacktoWork24: ecco un’altra piattaforma con sede a Milano, in grado di offrire soluzioni innovative che favoriscono l’investimento di risorse finanziarie e professionali da parte di manager, investitori e startup. Per informazioni: www.backtowork24.com

OpStart: questa piattaforma con base a Bergamo è un punto di incontro tra aspiranti imprenditori e aspiranti investitori e l’anno scorso è andata molto bene. Per informazioni: www.opstart.it
WeAreStarting: questa piattaforma di equity crowdfunding è nata con uno scopo ben preciso: “dare visibilità a imprenditori con idee brillanti, consentendo alle loro startup di crescere e svilupparsi grazie a piccoli investimenti alla portata di tutti”. Per informazioni: www.wearestarting.it.

Allora, cosa aspettate ad avviare il vostro progetto?

 

Francesca Scarabelli

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