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Laurea in sociologia, tutti gli sbocchi occupazionali
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Laurea in sociologia, tutti gli sbocchi occupazionali

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Criminologo, responsabile delle Risorse Umane, docente: ecco alcuni dei mestieri che sono alla portata di chi sceglie di ottenere la laurea in Sociologia. Scopriamole tutte!

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La laurea in sociologia fa un po’ paura per quanto riguarda il futuro professionale di chi la possiede. In altre parole, nel momento in cui scegliete questo percorso di studio, la domanda che subito nasce è: ma ne varrà la pena, tutti questi anni di studio per poi finire disoccupato? Ok, lo capiamo, ma se vi aiutassimo a vedere una prospettiva ben più rosea per chi sceglie di intraprendere questo viaggio? Seguiteci per lasciarvi affascinare da questa materia.

Laurea in sociologia: capire che cosa vi aspetta

Per capire che cosa potrà aspettarvi sul mercato del lavoro dobbiamo prima esplorare il vostro campo di studio. Una laurea in sociologia, infatti, è articolata in una maniera che di sicuro orienterà il vostro post università. Gli sbocchi lavorativi saranno il frutto della scelta di un piano di studi specifico, per questo è importante avere un’idea chiara prima della frequentazione del corso. Facendo questo tipo di riflessione prima di investire i prossimi 5 anni della vostra vita potrete già capire se le materie offerte sono in linea con le vostre passioni.

Cosa si studia nel corso di laurea in sociologia

Con la parola sociologia intendiamo tutte le possibili analisi della società dal punto di vista scientifico, una realtà intesa come un quadro molto complesso, composto da diversi individui e istituzioni. La sociologia è una vera e propria scienza sociale: il corso di laurea in sociologia non è quindi relegabile quindi né nella categoria degli studi umanistici né in quelli scientifici. Per cui, che cosa vi aspetta una volta iscritti?

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Pixabay | an_photos

Pedagogia, Storia Contemporanea, Principi e Fondamenti del Servizio Sociale; Diritto, Psicologia e varie branche della Sociologia (istituzioni e principi, economica, del lavoro). Ovviamente la didattica sarà strettamente legata alle scelte delle singole università. Alcuni esami magari cambieranno nome o modalità di svolgimento; allo stesso modo potrebbero variare la quantità di crediti formativi attribuiti alle materie d’esame.

In ogni caso, per quanto possano mostrare delle diversità tra loro, tutti i corsi di laurea in sociologia mostrano delle caratteristiche comuni. Le materie che abbiamo elencato in precedenza rientrano di sicuro in qualsiasi facoltà di sociologia. Questo perché chi uscirà da questa università dovrà per forza possedere delle conoscenze e delle competenze negli ambiti che abbiamo citato.

Esempi più geolocalizzati

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Pixabay | TeroVesalainen

Nella sede di Forlì, a Bologna, esiste la laurea specialistica in Criminologia Applicata per l’Investigazione e la Sicurezza, quella in Sociologia della Salute e degli Stili di Vita. E poi, a Bologna, quella in Occupazione, Mercato e Ambiente.

Spostandosi a nord, invece, precisamente a Milano, gli approfondimenti sono orientati sulle Scienze Sociali, mentre ad Urbino il focus è sugli aspetti della multiculturalità. Tornando più a sud, La Sapienza di Roma dà l’opportunità di frequentare il Master Immigrati e Rifugiati, mentre l’Università Europea di Roma si concentra sulle risorse umane grazie al Master di I Livello in Coaching, Leadership e Sviluppo delle Risorse Umane. A Pisa si può frequentare il Master in Gestione dei Conflitti Interculturali ed Interreligiosi.

Ricordatevi comunque che il piano di studi è abbastanza personalizzabile per cui, se alcuni esami non vi entusiasmano, magari potrete organizzare in maniera alternativa il vostro percorso didattico.

Laurea in sociologia: triennale o specialistica?

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Pixabay | Geralt

Partiamo dai primi tre anni di questo corso: la classe L 40 comprende sotto di sé tante vie possibili. L’elenco completo dei corsi di laurea in sociologia triennale o di primo livello, è stato diffuso dal Centro Studi Orientamento al sito cestor.it. E sono:

  • Corso di Laurea in Culture Digitali e della Comunicazione presso l’Università Federica II di Napoli;
  • Laurea in Operatore della Sicurezza e del Controllo Sociale presso l’Università degli Studi di Bologna;
  • Scienze dei Fenomeni Sociali e dei Processi Organizzativi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore;
  • Laurea in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia;
  • Corso di Laurea in Scienze Sociologiche presso l’Università degli Studi di Padova;
  • Scienze Sociologiche per lo Sviluppo Locale e la Governance presso l’Università degli Studi di Teramo;
  • Servizio Sociale e Sociologia l’Università della Calabria e l’Università degli Studi “Roma Tre”;
  • Laurea in Società, Politica e Istituzioni Europee presso l’Università degli Studi di Trento;
  • corso di Laurea in Sociologia e Ricerca Sociale presso l’Università degli Studi di Torino;
  • Sociologia e Ricerca Sociale Criminologica presso l’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio”;
  • Laurea Sociologia per il Territorio e lo Sviluppo presso l’Università degli Studi di Trieste
  • corso di Laurea in Studi Internazionali presso l’Università degli Studi di Trento;
  • Laurea in Sociologia presso l’Università degli Studi di Bologna, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi del Salento, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Università degli Studi di Salerno e l’Università degli Studi di Trento.

Il primo triennio è a numero chiuso?

Di solito no, ci sono però alcuni Atenei che hanno previsto delle prove di ingresso per verificare il livello di partenza degli iscritti. Ottenere un punteggio più basso non significa l’impossibilità di accedere agli studi, bensì corrisponde all’obbligo di frequenza di corsi di recupero nel corso dell’anno. Per farvi un’idea della materia, consigliamo un testo: La scoperta della società. Alle origini della sociologia.

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E la magistrale?

La laurea specialistica in sociologia segue il triennio di studi: se avete intenzione di procedere in questo percorso diventerete Dottori magistrali in sociologia. E’ un titolo che vi aprirà le porte dei concorsi pubblici oppure la via della carriera accademica. Vi vedete come dottorandi e poi come ricercatori? O volete posizionarvi come Senior all’interno delle aziende? Prendete la specialistica!

La laurea in sociologia specialistica equivale alla classe LM 88

Qualunque sia l’Università di riferimento, l’obiettivo resta lo stesso: dare più spessore alle conoscenze apprese durante il triennio precedente. I principi fondamentali che avete già acquisito verranno sviluppati durante la specialistica in modo da dar loro un risvolto più pratico. In sostanza, questa seconda parte della laurea in sociologia dovrebbe aiutarvi a lanciarvi nel mondo del lavoro come professionisti completi.

L’evoluzione naturale della triennale consiste nel corso di laurea in Sociologia, per diventare dirigenti scolastici o di associazioni umanitarie oppure analisti di mercato e, dulcis in fundo, dei sociologi duri e puri.

Ma esiste anche l’alternativa della laurea magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali. Con questa diventerete cinture nere dell’organizzazione del lavoro e delle pubbliche relazioni. Sarete esperti di cooperazione e sviluppo locale, oppure dirigenti e responsabili dei servizi.

Quali sono le migliori Università italiane di sociologia

laurea in psicologia

Pixabay | qimono

Considerare la laurea in sociologia non passa solo attraverso la selezione delle materie con cui costruire il piano di studi. Durante la delicata fase di scelta è bene anche avere un quadro completo di quali siano i migliori atenei in cui spendere soldi, energie e tempo. Possiamo darvi una mano grazie all’indagine svolta da Censis, che ha pubblicato degli elenchi delle migliori università per ogni corso di laurea. Questa classifica è stilata in base a vari elementi: sono presi in considerazione fattori come le strutture universitarie e la qualità del dialogo instaurato tra Enti e studenti, insieme al grado di digitalizzazione degli Atenei e alla loro apertura verso le realtà internazionali.

Quindi, facendo riferimento alle lauree del gruppo socio – politico, categoria di cui fa parte la facoltà di Sociologia, in vetta alla classifica Censis 2018 – 2019 c’è al primo posto l’Università degli studi di Bologna, seguita dall’università di Trieste. Terzo posto ex equo all’Università di Pavia e all’Università di Trento.

Quali sono i lavori con una laurea in sociologia?

laurea in sociologia

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Per chi ha conseguito la laurea in sociologia, le possibilità professionali non mancano. Si parte dall’ingresso ini Enti ed Associazioni che lavorano sullo sviluppo territoriale oppure impegnati nella promozione di attività socio-culturali. Queste organizzazioni di solito sono a stretto contatto con diverse figure professionali, come i mediatori culturali e gli esperti di politiche del territorio che gestiscono i progetti inclusivi di specifiche categorie svantaggiate (disagiati, minori, famiglie in difficoltà).

In questo contesto molto articolato, il laureato in sociologia fornirà un appoggio da consulente per trovare le soluzioni più adatte a casi specifici e produrre i risultati sperati nell’azione congiunta di più professionisti.
Ma non è tutto qui. Il laureato in sociologia può trovare la sua strada anche nel settore dell’editoria come autore di testi o giornalista. Potreste quindi far fruttare la vostra laurea in sociologia nell’editing dei manuali afferenti al vostro corso di studio, lavorando sui saggi o sulle ricerche in pubblicazione.

Altri sbocchi lavorativi della laurea in sociologia

Con questo titolo tra le mani potreste scegliere di intraprendere la carriera accademica, magari conseguendo un master o un dottorato e poi mettendo queste competenze al servizio della ricerca universitaria. Se non vi piace la figura del ricercatore ma volete restare nel campo della formazione potreste considerare la strada dell’insegnamento. Con una laurea magistrale in sociologia, infatti, potrete accedere ai concorsi pubblici per questa professione. Mentre attendete di esser chiamati in cattedra, potrete comunque iscrivervi alle graduatorie di Istituto e partire almeno con il lavoro di supplente.

Altre professioni che aspettano il laureato in sociologia?

Passiamo alle Risorse umane: per gestire e tenere in riga il personale c’è bisogno di voi. Molte aziende sono alla ricerca di laureati in sociologia per organizzare i processi di ricerca, selezione e inserimento della forza lavoro, ma anche per occuparsi delle relazioni con i sindacati, dell’amministrazione e delle politiche retributive. Tutto qui? Neppure per sogno. Con una laurea in sociologia sarete in grado anche di motivare, formare e valutare l’operato dei dipendenti.

La vostra preparazione universitaria vi potrebbe portare anche a diventare addetti alle relazioni con il pubblico, cioè chi gestisce sia il front che il back office di un’azienda. In altre parole: garantirete la corretta informazione per orientare gli utenti. Proporrete le giuste soluzioni per risolvere eventuali conflitti e soddisferete le esigenze dei consumatori.

Se per voi “sociologia” è sinonimo di socializzazione, con la vostra laurea potrete assumere il ruolo di Organizzatore di eventi. Con la laurea in sociologia si aprono poi anche professioni insospettabili, come il consulente del lavoro, la gestione di un Caf, l’amministratore di condominio e l’assicuratore.

Infine, un laureato in sociologia può anche inserirsi tra le nuove professioni che ultimamente hanno trovato il loro spazio grazie all’evoluzione del web.

Una parentesi a parte per il lavoro di sociologo

In effetti, oltre a tutte queste diverse sfumature della laurea in sociologia, una menzione particolare va proprio alla prima professione che viene in mente quando ci si iscrive a questo corso: il sociologo.

E’ colui che analizza e fa ricerca sulla società, osservando le relazioni umane, gli aspetti economici e quelli legislativi con un occhio di riguardo sulle strutture e i gruppi sociali, sulle popolazioni, le politiche e le istituzioni che si influenzano a vicenda. La società diventerà il vostro campo di studio, un libro aperto su cui poter applicare in maniera efficace i vostri interventi.

Quali saranno i vostri compiti?

I compiti principali di un sociologo sono:

  • condurre attività di ricerca sociale;
  • redigere e diffondere rapporti di ricerca;
  • predisporre e presentare progetti di ricerca scientifica reperendo e analizzando i dati e il materiale informativo;
  • progettare e predisporre strumenti di ricerca e degli interventi nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
  • produrre pubblicazioni scientifiche.

Il sociologo ha più volti

In effetti, sotto la categoria del “sociologo”, esistono diverse anime. Le tante possibilità di un sociologo afferiscono a diversi ambiti:  esiste ad esempio il sociologo del lavoro, che analizza i processi economici e lavorativi, comprendendone l’impatto sugli individui e le comunità.

Parliamo poi del sociologo della devianza, il quale valuta i fenomeni di devianza individuali e di gruppi, per predirne l’evoluzione, capire come limitarli e comprenderne l’origine.

Il sociologo è anche criminologo e sociologo delle organizzazioni, ovvero colui che garantisce il corretto funzionamento delle istituzioni, facendo attenzione alla loro influenza sulla società. Non dimentichiamo poi il sociologo rurale, che si occupa di gestire i cambiamenti delle aree rurali rispetto alla presenza di quelle metropolitane.

Quanto guadagna un sociologo?

Lo stipendio medio di un sociologo si aggira attorno ai 1.800-2.200 euro mensili. Numeri che ovviamente variano a seconda della carriera che sceglierete di coltivare e che potrà crescere negli anni.

Dunque niente male per chi ha deciso di prendere la laurea in sociologia. Spargete la voce e tranquillizzate i vostri genitori: niente reddito di cittadinanza nella vostra carriera professionale!

 

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