L’economia della repubblica Popolare Cinese è letteralmente decollata a partire dagli anni Ottanta grazie all’introduzione di nuove tecnologie dall’estero e all’elevato accumulo di capitale da poter investire all’interno dell’economia. I settori trainanti dell’economia cinese sono quelli dell’edilizia e dell’industria, ma anche il settore terziario è tra i maggiori al mondo e rappresenta ben il 43 per cento del PIL totale: centri commerciali, ristoranti e strutture turistiche sono infatti in costante aumento.
Le offerte di lavoro per stranieri in Cina non mancano, soprattutto per chi ha competenze specifiche oppure per chi è alla ricerca di uno stage per fare esperienza, soprattutto nell’ambito dell’ingegneria, del commercio e della ristorazione, ma non mancano offerte di lavoro in altri settori e per tutti i livelli di esperienza.
Per poter lavorare in Cina ci sono diversi tipi di visti. Il visto Z/G, ad esempio, è riservato a chi avrà un’occupazione in Cina, il visto M è invece rilasciato a coloro che soggiornano in Cina per seguire attività commerciali, il visto R è per i professionisti altamente qualificati le cui competenze sono urgentemente richieste in Cina. Il visto X1/X2 è rilasciato a chi si reca in Cina per motivi di studio; il visto D, infine, è per la residenza permanente in Cina. Tutte le informazioni necessarie e la procedura corretta per richiedere il visto più indicato per le proprie esigenze possono essere trovate visitando il sito web ufficiale per i visti: www.visaforchina.org.
Gli stipendi in Cina sono abbastanza alti: il 10 per cento dei lavoratori stranieri più qualificati arriva a guadagnare circa 250 mila dollari e non mancano bonus e aumenti di stipendio. Da questo si può capire come la Cina investa moltissimo sui lavoratori stranieri altamente qualificati, soprattutto professionisti affermati e giovani promettenti in fase di formazione. Uno stipendio medio mensile per un lavoratore immigrato parte da circa 1.000 dollari.
Di contro, il costo della vita in Cina è abbastanza basso: per fare qualche esempio, un biglietto della metropolitana di Pechino costa l’equivalente di 0.20 euro, lo stesso presso di un bottiglia di acqua.
Anche se la lingua ufficiale è il cinese mandarino, spesso si richiede solamente una buona conoscenza della lingua inglese. La lingua cinese è comunque molto richiesta anche in Italia, soprattutto nel settore terziario, quindi sono molti i ragazzi e gli adulti da tutto il mondo che decidono di soggiornare per un certo periodo di tempo in Cina per imparare o perfezionare la lingua.