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Lavoro in Inghilterra. Comincia dal curriculum
lavorare in gran bretagna

Lavoro in Inghilterra. Comincia dal curriculum

lavorare in gran bretagna
Pixabay | fietzfotos
Metti il fascino dell’estero, la voglia di fare nuove esperienze, il desiderio di imparare una lingua. Metti la difficoltà di trovare lavoro in Italia… molti giovani italiani sognano di trovare lavoro in Inghilterra. Mondolavoro, oggi, intende aiutare quest’esercito di volenterosi e curiosi lavoratori/viaggiatori. Ecco allora come scrivere un curriculum in inglese.

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Per trovare lavoro in Inghilterra è fondamentale sapere come scrivere nella maniera più corretta il proprio curriculum vitae e una buona lettera di presentazione in lingua inglese (ovvero un résumé e una cover letter). Eh già: paese che vai… curriculum che trovi. Prestate attenzione per non rischiare di incappare in inutili errori che potrebbero costarvi il vostro tanto ambito lavoro in Inghilterra. Non vi basterà una traduzione letterale della versione italiana: dovrete, invece, rispettare  qualche accorgimento (dall’impaginazione all’’ordine in cui inserire le varie informazioni).

Prima regola: la sintesi! Curricula lunghi cinque o più pagine, accettati in Italia, non sono visti di buon occhio dai datori di lavoro di matrice anglosassone, i quali preferiscono di gran lunga concisione e chiarezza. Solo rispettando questa regola essenziale potete sperare di ottenere un lavoro in Inghilterra, diversamente la vostra candidatura rischierebbe di non essere nemmeno presa in considerazione.

COVER LETTER

Sarete ignorati anche nel caso in cui non accompagnaste al vostro résumé una cover letter: nel Regno Unito la lettera di presentazione è ancor più indispensabile che nel Belpaese per attirare l’attenzione del selezionatore. Insomma, ancor più che da noi, la cover letter arriva a pesare più del curriculum stesso, e ancor più del curriculum deve essere sintetica, concisa, arrivare subito al punto mettendo in luce le vostre qualità… pertinenti alla posizione per cui vi candidate.

Indicativamente, sono consigliati quattro paragrafi, di circa 3-4 righe per uno:

  • primo paragrafo: una vostra breve presentazione + un accenno introduttivo a quella che è la vostra formazione
  • secondo paragrafo: una breve motivazione del perché della vostra candidatura
  • terzo paragrafo: mette in luce le vostre qualità peculiari, punti di forza, competenze specifiche (attinenti) acquisite con l’esperienza.
  • quarto paragrafo: esponete esperienze formative e/o personali (per esempio studio o lavoro all’estero, attività di volontariato ecc…), approfittandone per giustificare eventuali “buchi” di tempo all’interno del cv.
  • Conclusione: dichiaratevi disponibili per un colloquio + formula di chiusura con le tradizionali espressioni formali quali “I am looking forward to hearing from you .Yours sincerely/yours faithfully. Best regards, ecc…” (online si trovano tranquillamente queste espressioni preconfezionate, scegliete quella che più vi piace).

Attenzione: trattandosi di un testo formale, è bandita ogni forma di contrazione (per esempio I am e non I’m oppure I will e non I’ll ecc.).

COSA INSERIRE NEL CURRICULUM

La lunghezza indicativa da rispettare è di due pagine, altrimenti niente lavoro in Inghilterra, ma solo fogli sprecati per finire nel cestino.  Ecco cosa inserire in queste importanti due pagine per sfruttarle al meglio:

  • personal information/ dati personali: specificando i propri recapiti quali numero telefonico e indirizzo e-mail nell’intestazione insieme a nome e cognome
  • personal skills/qualità personali: naturalmente indicare quelle pertinenti al tipo di lavoro per cui vi candidate
  • professional (o work) experience/ esperienze professionali (o lavorative): anche in questo caso è bene rimanere attinenti alla posizione per la quale ci si candida. Ordine di inserimento: dalle esperienze più recenti a quelle più vecchie
  • other work experience/altre esperienze lavorative: a questa voce, invece, inserite le esperienze minori (come quelle svolte durante gli studi) che, all’estero, vengono spesso tenute in considerazione
  • education/educazione: descrivere il proprio iter formativo, citando i titoli accademici conseguiti in ordine decrescente. Attenzione alla nomenclatura: alla laurea triennale corrisponde il  Bachelor’s Degree (abbreviato in BA, Bachelor of Arts), alla laurea specialistica il Master’s Degree (abbreviato in MA, ovvero Master of Arts) e al Dottorato di ricerca il Doctor of Philosophy (Phd). Per chi di voi avesse meritato la lode nella votazione finale, l’espressione corretta è 110 + “magna cum laude”, “with honors” oppure “full marks with honors”
  • language skills/ conoscenze linguistiche: fondamentali ovviamente! Ps… ricordatevi di inserire l’italiano come vostra lingua madre (“mother tongue” oppure “native tongue” ). Qui l’ordine va dalla lingua più conosciuta a quella meno conosciuta (per esempio: Italian/mother tongue e Spanish/basic level ). Non scordate di allegare eventuali certificati delle vostre competenze
  • computer skills/conoscenze informatiche: elencate le competenze informatiche, specificando eventuali programmi che sapete utilizzare
  • hobbies: elencateli molto schematicamente, per farvi conoscere e apprezzare. Meglio se figurano, ma se vi costringono a sforare le due pagine tralasciateli pure.

I LIBRI PER CHI VUOLE LAVORARE ALL’ESTERO
Se la vostra ambizione è quella di lavorare all’estero, e più precisamente quella di lavorare a Londra o comunque in Gran Bretagna, ci sono alcuni testi che di sicuro possono esservi utili. Vediamo insieme qualche titolo:

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