Ma possiamo dire altrettanto delle pensioni di cittadinanza? Sono davvero in pochi ad aver capito esattamente di cosa si tratta, chi ne ha diritto, cosa comporta e come fare a farne richiesta. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza in merito.
Del reddito di cittadinanza abbiamo parlato a lungo e potrete trovare tutte le informazioni che vi servono in questo articolo, mentre qui potrete scoprire come funziona il simulatore online per calcolarne l’importo. E se siete curiosi di approfondire l’aspetto dei vantaggi per le aziende che assumono i beneficiari del bonus, a questo link troverete quello che fa per voi. Ecco anche qualche testo che può tornare utile.
Cos’è la pensione di cittadinanza?
La pensione di cittadinanza è erogata dall’Inps e, proprio come il reddito di cittadinanza, ha lo scopo di sostenere economicamente le fasce più deboli della società.
Per farla breve, possiamo dire che la pensione di cittadinanza è la versione over 67 del reddito di cittadinanza. Secondo il Decreto Legge 4 del 2019 ne possono infatti beneficiare i nuclei famigliari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore, appunto, a 67 anni. Può anche essere erogata a nuclei famigliari che comprendano elementi più giovani, ma sono se risultano in una condizione di non autosufficienza o di disabilità.
Pixabay | mohamed_hassan
Chi ne ha diritto?
I requisiti per accedere alle pensioni di cittadinanza sono illustrati nell’articolo 1 del Decreto Legge 4 del 2019, che regola il reddito di cittadinanza e anche il sussidio dedicato ai cittadini più anziani.
La prima caratteristica necessaria, come abbiamo visto, è il compimento del 67esimo anno di età. Altri requisiti da soddisfare sono:
- essere cittadino italiano o dell’Unione Europea;
- risultare residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in maniera continuativa;
- essere cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- essere apolidi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- risultare cittadini di paesi terzi famigliari di un cittadino italiano o comunitario con diritto di soggiorno;
- essere titolari di protezione internazionale.
I requisiti reddituali e ISEE per la pensione di cittadinanza
Essere in possesso di tutti i requisiti che abbiamo elencato finora non basta per richiedere e ottenere la pensione di cittadinanza. Gli aspiranti beneficiari, infatti, devono soddisfare anche i requisiti reddituali e rispettare le soglie ISEE stabilite per accedere alle pensioni di cittadinanza.
Una cosa importante da rimarcare è che la pensione di cittadinanza, così come il reddito di cittadinanza, è una misura pensata per dare sostegno ad un intero nucleo famigliare e non ad una singola persona e per questo motivo è l’intera famiglia a dover rispettare questi requisiti:
- un valore ISEE inferiore a 9.360 euro:
- un patrimonio immobiliare – ad esclusione della casa di abitazione – di valore non superiore a 30.000 euro;
– un patrimonio mobiliare di valore non superiore a 6.000 euro. Questa cifra può essere aumentata di 2.000 euro per ogni componente del nucleo famigliare fino ad un massimo di 10.000 euro. Il valore può essere ulteriormente accresciuto di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo, di 5.000 euro per ogni componente della famiglia con disabilità media e di 7.500 in caso di disabilità grave o di non autosufficienza; - un reddito famigliare inferiore a 7.560 euro all’anno, soglia moltiplicata il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Si arriva a 9.360 euro, sempre moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, nel caso in cui si risieda in una abitazione in locazione.
Motivi di esclusione da questa misura di sostegno famigliare
Per poter accedere alle pensioni di cittadinanza, infine, è necessario che nessun membro del nucleo famigliare risulti intestatario di:
- navi e imbarcazioni da diporto
- autoveicoli immatricolati nei 6 mesi che precedono la richiesta;
- autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;
- motoveicoli immatricolati nei 2 anni precedenti e di cilindrata superiore a 250 cc.
Fanno eccezione i mezzi per cui sono previste agevolazioni fiscali a favore di persone con disabilità.
Cosa dice la legge a riguardo?
Per essere ancora più chiari, diamo un’occhiata al corrispondente articolo della Legge, precisamente al comma 2 dell’articolo 1 del Decreto Legge 4 del 2019. Questo recita: “Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, adeguata agli incrementi della speranza di vita di cui all’articolo 12 del Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, il Rdc assume la denominazione di Pensione di cittadinanza quale misura di contrasto alla povertà delle persone anziane. I requisiti per l’accesso e le regole di definizione del beneficio economico, nonché le procedure per la gestione dello stesso, sono le medesime del Rdc, salvo dove diversamente specificato. In caso di nuclei già beneficiari del Rdc, la pensione di cittadinanza decorre dal mese successivo a quello del compimento del sessantasettesimo anno di età del componente del nucleo più giovane, come adeguato ai sensi del primo periodo”.
Pixabay | Alexas_Fotos
Come funziona la pensione di cittadinanza?
A questo punto sarete curiosi di sapere come funziona la pensione di cittadinanza e a quanto ammonta. Calcolatrice alla mano, facciamo due conti insieme. Chi è ammesso a fruire di questo beneficio, infatti, ha diritto ad un assegno che può arrivare ad un massimo di 780 euro. Per determinare l’importo preciso bisogna sapere che il totale è dato dalla somma di due quote diverse. La prima costituisce una integrazione al reddito famigliare fino ad arrivare alla soglia di 7.560 euro all’anno, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La seconda quota, invece, va ad integrare il reddito delle famiglie che vivono in una casa in affitto, fino ad un massimo di 3.360 euro all’anno. In caso di nuclei famigliari che abitano in una casa di proprietà, invece, il limite è di 1.800 euro.
Prima di cominciare a fare i calcoli, c’è un’altra cosa da sapere: può succedere che i beneficiari abbiano diritto solo ad una delle due quote previste.
Una volta verificati tutti i requisiti, l’Inps dà il via libera a Poste Italiane, che può cominciare ad erogare il beneficio tramite una PostePay. La misura dura 18 mesi poi, a differenza del reddito di cittadinanza, si rinnova automaticamente.
Come richiedere la pensione di cittadinanza
Avete tutti i requisiti richiesti e volete fare domanda per la pensione di cittadinanza? Vi spieghiamo subito come fare. Potete presentare la vostra richiesta presso un Caf, un ufficio delle Poste Italiane oppure online, sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it Tutto chiaro?
Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza? Ecco le differenze
Pur essendo due misure nate con lo stesso intento – il sostegno economico alle fasce più deboli economicamente – e con molti punti di contatto, reddito e pensioni di cittadinanza hanno diverse differenze importanti.
La prima, lo ricordiamo, è determinata dall’età. In entrambi i casi si tratta di un beneficio erogato all’intero nucleo famigliare, ma la pensione di cittadinanza spetta alle famiglie composte esclusivamente da persone con più di 67 anni oppure da una persona over 67 e da altri componenti con disabilità grave o non autosufficienti. Se invece fanno parte del nucleo famigliare altre persone con meno di 67 anni o non affette da disabilità, la misura a cui devono fare riferimento è il reddito di cittadinanza.
Cambiano anche i parametri utilizzati per il calcolo dei requisiti. Per la pensione di cittadinanza, infatti, la soglia del reddito famigliare a cui fare riferimento è di 7.560 euro all’anno. Per il reddito di cittadinanza, invece, è di 6.000 euro.
I dati 2019
Secondo i dati rilasciati dall’Inps stessa, a luglio 2019 erano 128.000 i beneficiari della pensione di cittadinanza, che rispetto al reddito di cittadinanza è sicuramente una misura più di nicchia.
Sui 112.000 nuclei famigliari interessati, circa 16.500 sono residenti in Sicilia, regione che registra un maggior numero di richieste, seguita da Campania e Lombardia.