In un periodo in cui l’originalità e la capacità di mettersi in gioco con idee nuove sono fondamentali, per molte ragazze – e non solo – questa semplice attitudine si sta trasformando in un’occupazione vera e propria e la figura del Personal Shopper si sta facendo strada in misura sempre maggiore.
Un ruolo fondamentale per l’esplosione di questa professione, come spesso accade, lo ha avuto il piccolo schermo, con i tanti format dedicati al restyling di donne e uomini. Basti pensare al programma cult di Real Time Ma come ti vesti?! – condotto dall’irresistibile coppia Enzo Miccio/Carla Gozzi – e ai tanti altri format e spazi che aiutano le persone a rifarsi il look o a migliorare la propria immagine.
Personal shopper e personal stylist
Al di là della visibilità offerta dalla televisione, questa professione esiste già da alcuni anni ed è legata al mondo del lusso: il Personal Shopper – o Shop Assistant – è un consulente per gli acquisti, una guida che accompagna i clienti in giro per i negozi e conosce come le proprie tasche la città e i suoi esercizi commerciali, dai più esclusivi e glamour a quelli più piccoli e caratteristici. Spesso, infatti, sono i turisti – sia italiani che stranieri – a chiedere di essere condotti nei negozi più particolari del luogo che li ospita, per portare a casa un oggetto davvero unico. Questo lavoro non riguarda, quindi, il settore dell’abbigliamento in maniera esclusiva, ma anche l’oggettistica per la casa, l’arredamento, l’antiquariato, i gioielli.
Diversa è la figura del Personal Stylist, legata esclusivamente alla moda e all’aspetto estetico: si tratta di una sorta di “consulente di immagine”, un esperto che costruisce il look di una persona – spesso personaggi del mondo dello spettacolo – e cura il suo aspetto nei dettagli – dagli abiti ai capelli, fino al trucco e agli accessori.
Talvolta nei negozi più eleganti, nei grandi magazzini e negli hotel di lusso è possibile trovare servizi di Personal Shopping, mentre da nord a sud della Penisola si moltiplicano le agenzie interamente dedicate al settore, dotate di personale specializzato, esperto del territorio e in grado di parlare almeno una lingua straniera – anche orientale, dal momento che numerosi turisti in visita nel nostro Paese arrivano dal Giappone. L’ultima tendenza è poi quella di mettersi in proprio, diventando un Personal Shopper autonomo e cercando di conquistare la fiducia di un numero elevato di clienti: in questo caso i requisiti fondamentali sono una buona cultura e grandi capacità comunicative, la conoscenza di una o più lingue straniere e della zona in cui si opera. È inoltre fondamentale, per pubblicizzare la propria attività, costruire un sito web e aggiornarlo con regolarità.
I corsi da seguire
Il corso di Personal Shopping più accreditato in Italia è quello dello IED, l’Istituto Europeo di Design con sede a Milano, Roma, Torino, Firenze, Venezia, Como e Cagliari. Il Workshop Personal Shopper si tiene periodicamente per cinque sabati consecutivi e ha una durata di 40 ore – l’ultima edizione ha preso il via lo scorso aprile a Milano; per le prossime date consigliamo di guardare il sito www.ied.it.
Il percorso mira a formare un professionista del mondo della moda, che conosce nozioni di styling, vintage e trend attuali e sa individuare il look adatto a ogni tipo di persona, in base all’aspetto fisico, al lavoro svolto e anche al budget a sua disposizione.
Anche i guru dello stile, Carla Gozzi ed Enzo Miccio, hanno proprie accademie in cui tengono corsi per aspiranti esperti del settore. La Carla’s Academy, ad esempio, organizza in varie città italiane seminari itineranti per formare Personal Shopper e Consulenti d’immagine. I vari corsi “Fashion Trends” della Enzo Miccio Academy, invece, si tengono a Milano e durano in media quattro giorni.