Intraprendere una vera e propria carriera come modello o come modella, oppure dedicarsi a questa attività in maniera saltuaria è sicuramente il sogno di molti ragazzi e ragazze. Tuttavia non basta avere un bel fisico: quella di modello è una professione vera e propria, che richiede dedizione, impegno e preparazione. E come una vera e propria professione comincia finalmente ad essere tutelata. L’iniziativa è di Assem, Associazione per i servizi moda che da anni coordina, promuove e tutela, gli interessi, professionali, morali e materiali, degli operatori dei servizi per la moda. L’associazione ha infatti istituito un albo che tutelerà i diritti di questi professionisti che spesso sono poco tutelati. Lo scopo di questo nuovo albo è quello di offrire sicurezza, garanzie a livello fiscale e rispetto delle leggi che regolano il settore a tutti i modelli e modelle fisicamente presenti sul territorio italiano o che stanno per arrivare nel nostro Paese.
Dal punto di vista pratico, ogni agenzia di moda sotto il controllo di Assem potrà rilasciare ai propri modelli e alle proprie modelle il tesserino “Visto moda”, che attesta la presenza di un regolare contratto di lavoro e, di conseguenza, l’accertabilità fiscale del tesserato, la regolarità a livello di visti di ingresso e di lavoro, la sussistenza di un’assicurazione sanitaria e dei necessari mezzi di sostentamento. Tramite questo tesserino, inoltre, si può adempiere alle richieste della legge numero 123 del 2007 del 3 agosto del 2007 sul Testo Unico.
Il tesserino “Visto moda”, tuttavia, non è obbligatorio e chiunque può continuare a sfilare anche senza conseguirlo, rinunciando però alle garanzie che esso assicura dal punto di vista assicurativo e sindacale.
Ci sono dei requisiti per ottenere il tesserino: innanzitutto il modello che voglia tesserarsi deve avere un contratto scritto con un’agenzia di model management regolarmente iscritta ad una Camera di commercio italiana, con personale in regola con le attuali normative italiane, con accertabilità fiscale sul territorio italiano e in regola riguardo alla normativa fiscale nell’erogazione dei compensi alle modelle.
La prima regola per chi vuole intraprendere la professione di modella, infatti, è quella di affidarsi ad un’agenzia seria e qualificata. Chi inizia a muovere i primi passi in questo mondo, inoltre, dovrà sicuramente farsi fare un book fotografico di buona qualità, cioè un servizio fotografico con scatti che lo ritraggono sia in primo piano che a figura intera. Chi ha già avuto qualche esperienza in questo ambito, inoltre, può inserire nel proprio portfolio anche le immagini degli shooting e dei lavori già effettuati. Il book rappresenta un biglietto da visita fondamentale, soprattutto in occasione di casting, ma lo si può accompagnare con un curriculum vitae che riassuma le esperienza lavorative dell’aspirante modello, omettendo però i lavoretti dilettantistici che renderanno l’intero curriculum meno professionale.
Essere di bell’aspetto non basta: l’altezza minima richiesta è di 185 cm per le sfilate e compresa tra i 178 e i 180 per gli showroom, mentre la taglia dovrà essere variabile in base al taglio degli abiti. Bisogna poi essere fotogenici e disinvolti davanti all’obiettivo, oltre ad avere un buon portamento innato, armonioso ed elegante, che permetterà di posare o di sfilare con scioltezza, valorizzando ogni capo indossato.
Francesca Scarabelli