Questo però non significa per forza dover rinunciare alle proprie aspirazioni: ci sono infatti alcune professioni sanitarie che si possono esercitare senza aver effettuato un lungo iter di studi. Sono lavori che possono svolgere persone in possesso di un diploma e di un corso di specializzazione o di un diploma di laurea triennale; generalmente si tratta di professioni molto richieste e ben retribuite.
Tra queste ci sono figure tecniche come quelle dell’addetto all’ecografia, del radiologo o del tecnico cardiovascolare. Il tecnico radiologo, ad esempio – da non confondere con il medico radiologo, professione per cui è necessaria una laurea e una specializzazione in radiologia e che ha mansioni e responsabilità ben diverse – ha il compito di mettere in funzione delle apparecchiature radiologiche, della tac, della risonanza magnetica, del pet e di tutte le più moderne strumentazioni e assicurarsi che tutte le procedure avvengano nella massima sicurezza; deve quindi conoscere alla perfezione il funzionamento di questi macchinari. Per accedere alla professione è necessario essere in possesso di un diploma universitario di due anni; bisogna poi superare un test a risposta multipla su materie che comprendono cultura generale, matematica, fisica e biologia. Successivamente vengono pubblicate le graduatorie del concorso: la probabilità di cominciare subito a lavorare è alta, visto l’elevato numero di posti disponibili e la forte richiesta di operatori, e lo stipendio diventa interessante nel giro di poco tempo.
L’assistente medico sanitario ha invece il compito di accogliere i pazienti in uno studio medico e di gestire i loro rapporti con il medico di famiglia, fornendo supporto pratico e psicologico – relazionale. Tra i suoi incarichi ci sono anche quelli di attivare, disattivare e sterilizzare le attrezzature dello studio, gestire l’agenda degli appuntamenti, controllare e aggiornare gli schedari, gestire la corrispondenza e svolgere attività tecnico – amministrative. Per esercitare questa professione è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di primo o secondo grado e aver frequentato un corso di specializzazione della durata di sei mesi con valutazione finale.
Non è necessaria una laurea nemmeno per diventare assistente fisioterapista, ovvero una figura professionale aiuta il fisioterapista nel suo lavoro quotidiano: sotto la supervisione del terapeuta deve aiutare i pazienti a ridurre il dolore e ad aumentare la mobilità attraverso massaggi, esercizi fisici e applicazione di calore, freddo, acqua o luce; dovrà inoltre aiutare i pazienti con difficoltà a camminare, assicurarsi che tutte le attrezzature dello studio siano igieniche e funzionanti e assistere i pazienti prima, durante e dopo gli esercizi. Oltre alle mansioni cliniche, l’assistente fisioterapista deve svolgere anche alcune funzioni amministrative come ordinare nuove attrezzature, registrare i dati dei pazienti, prendere nota degli appuntamenti e occuparsi delle pratiche burocratiche per i trattamenti. E’ necessario un diploma di scuola superiore e un programma di due anni presso un organismo accreditato.
Di riabilitazione si occupano anche il massaggio terapista, che aiuta i pazienti ad alleviare le tensione nervose o durante la riabilitazione, e l’Occupational Therapy Assistant, figura che sviluppa e realizza progetti di terapia insegnando come prendersi cura di loro stessi ai pazienti affetti da disabilità temporanea o permanente come prendersi cura di loro stessi.
Una delle nuove professioni in ambito sanitario è quella della vigilatrice d’infanzia, un operatore sanitario che svolge le mansioni di infermiere professionale limitatamente all’infanzia. Tra i suoi compiti ci sono la rilevazioni delle condizioni del bambino ammalato, la raccolta di materiale per gli esami, le medicazioni, la somministrazione di medicinali e di alimenti e la sorveglianza dei piccoli pazienti. Per svolgere questa professione è necessario un diploma di laurea triennale per le aree infermieristiche, che ha valore abilitante; per esercitare è però necessario iscriversi all’Albo. Per incrementare il proprio stipendio, la vigilatrice d’infanzia può ottenere l’assegnazione di turni di notte e festivi oppure dedicandosi all’assistenza domiciliare.