Come diventare radiologo, dunque? Vediamo tutto quello che c’è da sapere, dalle mansioni che caratterizzano questa professione al percorso di studi più adatto per ottenere questa qualifica, fino alle opportunità di lavoro nel settore sanitario.
Chi è il Tecnico Radiologo e di cosa si occupa?
Un Tecnico Radiologo qualificato è un professionista del settore sanitario che trascorre il suo tempo tra macchinari e attrezzature che servono per effettuare esami radioterapici, radiodiagnostici, emodinamici, di medicina nucleare e così via.
Con il termine radiologia, poi, si indica non solo l’uso di radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari per eseguire indagini diagnostiche, ma anche a scopo terapeutico. Basti pensare, ad esempio, al caso della radioterapia.
Questa professione affascinante è sempre più sulla cresta dell’onda, anche e soprattutto perchè questi professionisti sono sempre più richiesti sia in Italia che all’estero. Il tutto a fronte di un percorso di formazione universitario di soli 3 anni, anche se per accedervi bisogna superare il famigerato test di ammissione.
Il percorso di formazione per diventare radiologo
Il Corso di Laurea in Tecniche Sanitarie di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia si sviluppa in tre anni di studio. In questo periodo vengono fornite tutte le conoscenze mediche, scientifiche e tecniche di base per esercitare questa professione.
In particolar modo, è previsto lo studio di materie che riguardano l’anatomia radiologica, la fisiologia, fondamenti di fisica, scienze e tecniche dell’imaging, fisica delle radiazioni. Non solo: si studiano anche scienze tecniche della radioterapia e della medicina nucleare e il funzionamento di apparecchiature di tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Non mancano i fondamenti dell’etica deontologica professionale e insegnamenti che riguardano l’assistenza alla persone e le necessarie competenze relazionali.
A questa formazione teorica si affiancano attività di tirocinio che danno anche una competenza di tipo pratico. Queste attività sono svolte sotto la guida di tutor esperti, generalmente in strutture sanitarie e ospedaliere del territorio.
Il test di accesso a radiologia
Per diventare radiologo il primo scoglio da superare è quello del test di accesso a questa facoltà ad accesso programmato, ovvero a numero chiuso, a livello nazionale in tutte le università statali.
Le domande del test di ammissione per le professioni sanitarie sono diverse da università a università. Devono comunque essere in tutto 60, come viene richiesto dal Miur, e devono vertere su argomenti come cultura generale, logica, biologia, matematica, chimica e fisica.
Circa 60 giorni prima di questa prova, il Miur è tenuto a pubblicare il bando del test, ma saranno poi le singole università a stabilire e divulgare le modalità di iscrizione. Inoltre non esiste una graduatoria nazionale per le professioni sanitarie, quindi ogni ateneo pubblicherà le sue in base al risultato dei test d’ingresso.
Per prepararsi al meglio a questa prova si possono usare i libri specifici per il test delle Professioni Sanitarie, le piattaforme di e-learning dedicate. C’è anche l’ulteriore possibilità di iscriversi ai corsi di preparazione al test di Professioni Sanitarie, sia in aula che online.
Il titolo di studio conseguito
Cominciamo con il dire che la laurea triennale in radiologia, in base all’attuale normativa, è abilitante all’esercizio della professione di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica senza ulteriori esami e corsi di studi. E’ però necessaria la successiva iscrizione al relativo ordine professionale.
Il laureato in Tecniche Sanitarie di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia può inoltre accedere al Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche oppure ad altre attività di formazione universitaria superiore, come master e corsi di perfezionamento.
Le migliori università italiane per diventare radiologo
Non è facile stabilire quali siano le migliori università per affrontare il proprio percorso universitario perchè sono molti i fattori che potrebbero entrare in gioco: la località, la qualità e il costo della vita, i docenti che si troveranno in aula e così via. Basandosi unicamente sulla qualità del corso di laurea, il Censis ha effettuato un sondaggio per stabilire quali siano le migliori università in Italia per conseguire la laurea triennale in tecniche di radiologia medica. Il sondaggio è stato effettuato in base ai rapporti internazionali ed alle progressioni di carriera.
Bisogna premettere che è stato riscontrato che il livello generale delle università italiane per quanto riguarda le professioni sanitarie è risultato in generale molto alto. Al primo posto, in ogni caso, troviamo il corso di laurea in Tecniche di radiologia Medica per Immagini e Radioterapia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Segue quello dell’Università degli studi di Udine, mentre al terzo posto troviamo il corso offerto a Torino. Appena fuori dal podio, al quarto posto, troviamo invece il corso di laurea triennale proposto dall’Università di Bologna.
Diventare radiologo: gli sbocchi professionali
Questo professionista può operare da subito in strutture pubbliche o private, ospedaliere ed extra ospedaliere. Può lavorare inoltre anche in istituti di cura e di ricovero e in centri specializzati nel settore della diagnostica per immagini e radioterapia. C’è anche la possibilità di svolgere l’attività come libero professionista oppure in centri di ricerca universitaria.