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Come diventare social media manager? Ecco cosa bisogna sapere
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Come diventare social media manager? Ecco cosa bisogna sapere

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Fare il social media manager non è uno scherzo! Per far capire alla nonna che non passate tutto il giorno a perder tempo al cellulare, ecco che cosa fa e cosa bisogna sapere per diventarlo!

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Una professione che sicuramente al giorno d’oggi è più che richiesta è quella del social media manager. Che, per tutti i genitori della scorsa generazione, non è un modo per nobilitare il tempo perso su Facebook. No: il professionista dei social è un vero e proprio tecnico del marketing digitale che conosce come le sue tasche tutti i trucchi della comunicazione online. Vedremo assieme quali sono le sue mansioni e come diventare social media manager.

Chi è il social media manager

E’ un esperto delle piattaforme social più utilizzate, come LinkedIn, Instagram e Facebook. Il social media manager intende questi canali come degli strumenti per promuovere le aziende. Per farlo è sicuramente necessario avere delle solide conoscenze in fatto di web marketing e ads; creazione di contenuti e coordinazione delle community, oltre che la stesura di email mirate, la gestione di blog e l’interpretazione di analytics.

Diventare social media manager: cosa farete

social media manager

Pixabay | FirmBee

Un bravo maestro dei social network dovrà organizzare campagne per la diffusione di notizie e formulare un piano editoriale efficace. E ancora, avrà il compito di mettere in atto strategie comunicative per promuovere il brand di un’azienda. Per diventare social media manager dovrete saper poi scegliere i canali più adatti a seconda dell’obiettivo che si pone in fase di pianificazione. In effetti, sapete bene che un contenuto pubblicato su LinkedIn sarà diverso da quello pensato per Facebook: ecco, questo professionista sa come valorizzare una notizia attraverso il media migliore. Twitter e Pinterest non sono la stessa cosa!

Il profilo social di un’azienda

Una questione piuttosto delicata quella della presenza online, che per questo va gestita al meglio. Per questo motivo ormai tutte le aziende che vogliono curare l’immagine del brand sul web si affidano a un social media manager. Questo perché, quando le piattaforme non sono utilizzate in maniera professionale, diventano una vera e propria arma a doppio taglio. Al contrario, se messe nelle mani di un professionista, i social diventano delle casse di risonanza importanti che creano un circolo di networking virtuoso per le aziende che desiderano raggiungere il numero di utenti più ampio.

Il social media manager, curando l’aspetto di un’azienda sul web, sfrutta i media per procurare all’impresa nuove occasioni di business, andando oltre i limiti nazionali. Grazie al lavoro di branding sui social, un’azienda sarà visibile oltre i motori di ricerca, creando relazioni dirette con nuovi clienti (lead generation da social media management) così come con quelli già fidelizzati (social customer care).

Il social media manager crea contenuti social

Abbiamo prima accennato al fatto che, tra le varie mansioni di un social media manager, c’è anche quella della pianificazione editoriale. Prima ancora di metterli online, i contenuti devono esser bene pensati e realizzati in modo da emozionare l’utente finale. oggi sempre più difficile da coinvolgere, in quanto bombardato costantemente da messaggi pubblicitari di ogni tipo. Diventare il social media manager perfetto è anche essere capace di trovare la via verso il cuore del consumatore, rispondendo e addirittura anticipando le sue esigenze. Per questo deve conoscere bene il suo target di riferimento, così da poter far leva sulle passioni e sui desideri.

Creare un feeling è la regola d’oro per creare contenuti di qualità. Questi possono esser dei testi, delle immagini oppure dei video: l’importante è che comunque colpiscano. Il social media manager non sarà per forza lo stesso professionista che poi renderà concrete le idee messe nel piano editoriale, ma di sicuro è lui che pensa a tutto il materiale catchy per l’audience di riferimento. Formulerà anche la scansione temporale della loro pubblicazione: mensile, semestrale o annuale. E poi in quali giorni e in quale fase della giornata metterli online, oppure quali format sono migliori di altri, esattamente come quale canale si presa meglio a un determinato contenuto. Sembra banale, ma non è così immediata fare la giusta distinzione tra i tanti media. Per farla più facile: un’immagine di un certo tipo, secondo voi, dove andrebbe meglio? Instagram, Pinterest o Facebook? Se conoscete la risposta, potrete diventare social media manager.

Analytics e gli insights: il pane quotidianno per diventare social media manager

social media manager

Pixabay | Geralt

Tra le tante cose che deve monitorare, l’analisi dei dati Analytics. A seconda dei risultati infatti, il social media manager dovrà rivedere eventualmente le strategie di comunicazione avviate, in modo da dare una maggiore visibilità all’azienda e cercare di arrivare alla meta inizialmente prefissata.

Per supervisionare tutti i dati raccolti, il social media manager non può prescindere dalla conoscenza di alcuni strumenti multisocial. Parliamo di software e di tool che aiutano a gestire più piattaforma coordinandole. Degli esempi di questi mezzi sono Buffer, Hootsuite, PostPickr. Poi ne esistono degli altri per monitorare le conversazioni, come Mention e Socialbakers.

Ma non c’è solo il pubblico esterno sotto la lente d’ingrandimento del social media manager. Parliamo degli insight, ovvero le informazioni raccolte sul team interno dell’azienda con la coordinazione del manager della comunicazione social. Infatti, è necessario controllare anche la reportistica originata dal personale dentro l’impresa: anche i loro profili web devono esser monitorati per capire se contribuiscono o meno a formare l’immagine del brand. Tutto è materiale di advertising ed engagement.

Amministrare i follower

Le community che si creano attorno a un brand sono di nuovo pane per i denti di un social media manager. Sarà lui che presterà il suo orecchio alle opinioni e i commenti dei lettori. Una volta individuato il suo pubblico, questo professionista potrà rispondere con il giusto tone of voice. Grazie alla sua azione, l’azienda potrà contare su una solida fan base, composta da follower che dialogano in comunità (su Facebook o LinkedIn).

social media manager

Pixabay | Geralt

Come diventare social media manager?

Chiaramente per questa professione esistono dei corsi di formazione, molti anche che rilasciano delle digital certification. Esiste persino un Master organizzato da Digital-Coach, così come dei piani didattici sul media marketing. Il segreto principale per diventare social media manager è quello di tenersi costantemente informati in materia di inbound/email marketing, di progettazione e di web design, così come di ottimizzazione Seo, così come l’esser aggiornati sui costanti cambiamenti dei maggiori social.

In ogni caso, il percorso più efficace per diventare social media manager resta quello della pratica sul campo, così da allenare il vostro talento nella comunicazione attraverso la prova concreta di storytelling e di confronto con il team nella gestione di diversi progetti. In genere si parte dalle basi, lavorando sul visual e content marketing: in questo senso, è utile avere delle conoscenze di programmi come Photoshop e Indesign (oppure qualcosa di più soft come Canva, Crello, Powtoon o Biteable).

Abbiamo capito che l’esperienza in agenzia, facendo un po’ di gavetta, è il percorso migliore per intraprendere la carriera del social media manager. La formazione teorica può esser affidata alla vostra iniziativa da autodidatta: l’università serve per avere buone basi di marketing, ma per il resto è possibile informarsi da soli. Magari con l’aiuto di corsi più specifici di social media marketing o con la lettura di manuali, come, ad esempio, questo che vi suggeriamo:

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Quanto guadagna un social media manager?

Considerata la crescente importanza di questa figura, anche il suo stipendio ha potenzialità di sviluppo interessanti. Negli Stati Uniti i salari medi di questo professionista si aggirano attorno ai 50.000 dollari all’anno (ovviamente, nel ruolo di junior, si parte da una remunerazione più bassa, di circa16.000 dollari).

E in Italia come vanno le cose? Un social media manager nel nostro Paese guadagna a seconda dell’esperienza maturata. Il range quindi varia dai 900 euro al mese sino ai 2.000. Ma le cifre crescono a seconda del brand per cui si lavora e dal livello professionale che si raggiunge.

Ecco quindi serviti in tavola tutti gli ingredienti per comporre la ricetta perfetta del guru dei social: ora manca solo il vostro intervento per iniziare a fare un po’ di pratica!

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