Ecco un piccolo assist
È il momento di riempire qualche piccola falla nel mercato del lavoro. L’inventiva e un po’ di intraprendenza non guastano per rinnovare un’offerta sempre più satura. Un esempio che può fare al caso di chi vuole buttarsi nella mischia è il sommelier del caffè. Sì, avete letto bene: caffè.
È singolare come la Patria dell’espresso sia la stessa che ignora tutta la complessità che sta dietro la bevanda. E dove c’è da esplorare, c’è da lavorare.
Tutti sul treno del caffè
Sempre più negli ultimi anni, il settore del caffè si è evoluto, travolgendo anche l’Italia. Persino qui, la nuova tendenza dello specialty coffee è arrivata. Nelle caffetterie del futuro, verrà servito questo prodotto di qualità elevata che necessita di una preparazione e delle competenze professionali specifiche. Proprio come quelle che contraddistinguono un sommelier più classico.
Proviamo a capire meglio di cosa si occupa un assaggiatore di caffè.
Quello che sta prendendo piede ormai negli ultimi tempi è l’operazione di sdoganamento dell’espresso al ristorante: quanti infatti lo prendono a fine pasto? Quasi nessuno. Le cose però stanno cambiando: molti sono i locali di lusso che adottano la carta del caffè. Una guida che ha preso esempio proprio dalla carta dei vini.
E, esattamente come in questo caso, anche il caffè avrà bisogno di un Cicerone a guidare nella scelta. Meglio un’Arabica o una Robusta? Più adatta un’estrazione a filtro o invece l’espresso? Monorigine o miscela?
Gli elementi da considerare a chiusura di un pasto stellato sono davvero tanti. Soprattutto, sono ignorati dal consumatore medio. Ed ecco che si rende indispensabile questa nuova figura: il sommelier del caffè. Siete pronti a colmare questo vuoto?
Essere il solo che parla la lingua del chicco
Decifrare la carta del caffè per un italiano, risulta un’impresa. Il professionista di degustazione sarà pronto a illustrare la bevanda, raccontandone le carattaristiche organolettiche, viaggiando nel suo specifico terroir. Un sommelier che conosce tutto sulle origini, sulle specifiche tecniche di lavorazione e i vari metodi di estrazione, diversi da quella espresso.
Vi siete già persi in questo universo?
È proprio questo il punto: in pochi ancora sospettano il potenziale non solo della bevanda, ma anche di questa nuova figura professionale che invece sarà sempre più fondamentale per distinguere un ristorante di lusso dai suoi competitor.
E quindi chi è l’assaggiatore di caffè?
Innanzitutto il sommelier del caffè è un comunicatore: spiega le peculiarità e la biodiversità della materia prima. Porta l’attenzione del cliente sui suoi pregi e segreti.
Attenzione: non è un semplice barista né un cameriere. È un conoscitore della storia che sta dietro la tazzina.
Da grande voglio fare il sommelier del caffè: come faccio?
Conquistare la cintura nera del chicco è un processo che segue il normale iter di molte altre professioni. Infati, esistono diverse organizzazioni che si occupano proprio di offrire dei corsi appositi. Da segnare in agenda, i seguenti enti: Altoga, l’Iiac e Aicaf. Una volta scelto a chi rivolgersi, il viaggio verso la conoscenza si divide in tre livelli: ciascuno rappresenta uno stadio di apprendimento diverso.
I tre step per l’illuminazione
Base, intermedio e avanzato. Alla fine di questa triade formativa, vi dovrete scontrare con un classico test finale: scritto, orale, pratica. Chi supererà la prova, otterrà finalmente tutte le certificazioni utili per esser riconosciuti come sommelier del caffè.
E una volta “certificato”?
Niente paura: le aziende che sono interessate in questa figura sono parecchie. Ciascuna di queste, grandi e piccole che siano, sono sempre in caccia di brand ambassador. Obiettivo? Sensibilizzare i consumatori alla qualità delle proprie miscele. Siete pronti a far parte del team Nespresso con George Clooney?
Ma non è finita qua
I vostri datori di lavoro potenziali sono anche i torrefattori che hanno bisogno di palati allenati per creare le prossime linee di caffè. Oppure, perché non diventare campioni mondiali e nazionali di assaggio? Sì: esistono delle competizioni di Cup Tasting in tutto il globo.
Ultima chance per chi ha lo spirito imprenditoriale
Adesso che tutti aprono bar e altrettanti li chiudono, perché mai provare a gettarsi nella mischia? Perché avete un valore aggiunto: conoscete il mondo dello specialty coffee. Qualcosa di esclusivo. Da bere come da Starbucks.
Simonetta Spissu