Anche se siamo solo a fine gennaio, è utile iniziare a tenere d’occhio il calendario per vedere quando posizionare le vacanze e quanti giorni avremo a disposizione per riposare. Se gli studenti possono già gongolare, i lavoratori dipendenti devono confrontarsi con i colleghi e i responsabili per pianificare insieme le ferie.
Ecco tutti i ponti e le festività nel 2023
Sfruttando al meglio il calendario di quest’anno, i più fortunati potranno godere fino a 36 giorni di vacanza in più:
- Pasqua e Pasquetta: quest’anno le festività pasquali si celebrano nella prima metà di aprile, il 9 e il 10. Per gli studenti le vacanze inizieranno da giovedì 6;
- Sempre ad aprile la Festa della Liberazione sarà un martedì, quindi con un solo giorno di ferie, lunedì 24, sarà possibile godere di ben quattro giorni di riposo;
- Il 1° maggio invece quest’anno cade di lunedì, creando un altro piccolo ponte col fine settimana;
- A giugno, la Festa della Repubblica (il 2) sarà di venerdì, creando un altro weekend di tre giorni;
- Ferragosto cade di martedì: anche in questo caso con una sola feria sarà possibile fare una pausa di quattro giorni… anche se sarà un privilegio più difficile da ottenere, perché le vacanze a metà agosto sono un privilegio molto ambito;
- Il 1° novembre sarà di mercoledì, quindi sarà possibile con due giorni di ferie fare un ponte di cinque giorni, sia scegliendo il 30 e il 31 ottobre, sia prediligendo il 2 e il 3 novembre;
- l’8 dicembre cadrà di venerdì, allungando il weekend e offrendo agli appassionati di sci un’occasione per saggiare le piste;
- Natale e Santo Stefano saranno invece di lunedì e martedì, creando un periodo di pausa per la maggior parte dei lavoratori a partire da sabato 23 dicembre. Stessa cosa anche per Capodanno, con il 1° gennaio 2024 di lunedì.
Vacanze ad agosto: la tradizione conviene ancora?
Forse non tutti lo sanno, ma solo in Italia vige la tradizione della chiusura aziendale ad agosto, con molti lavoratori dipendenti che si trovano a dover fruire delle ferie nello stesso periodo. È una pratica che risale al periodo in cui il comparto industriale e il settore agricolo erano predominanti nel sistema economico italiano: chiudere ad agosto evitava di lavorare nel periodo più caldo dell’anno. La chiusura delle fabbriche spingeva anche l’indotto a fare altrettanto, portando moltissimi lavoratori a condividere il periodo delle vacanze.
La coincidenza con la chiusura delle scuole viene incontro alle famiglie, tuttavia agosto corrisponde alla più alta stagione dal punto di vista delle tariffe di alberghi e trasporti per raggiungere le mete turistiche molto affollate.
I rincari sono dati dall’aumento della domanda, ma ogni estate si alzano le proteste delle associazioni consumatori per gli aumenti spropositati. L’altro punto a sfavore è lo sfasamento rispetto al resto del mondo: chi fa affari internazionali si può ancora permettere di chiudere l’azienda per tre o quattro settimane?
Sfruttare i ponti per più minivacanze
Riguardo al costo delle vacanze d’agosto, i ponti di tre o quattro giorni possono far comodo per concedersi delle piccole gite, magari esplorando le città italiane o europee o prediligendo i viaggi con treni e pulman per risparmiare sui costi degli spostamenti.
Aprile o fine ottobre sono periodi meno inflazionati per le vacanze (specie se si sceglie una meta che non condivide la festa italiana) e scegliendo la meta giusta è possibile godere di un tempo più mite e piacevole.
Non vi resta quindi che scegliere il periodo e la meta desiderata e iniziare a pianificare le vacanze del 2023: un viaggio all’orizzonte è un’ottima motivazione per lavorare con maggiore impegno!