Avere la possibilità di poter inserire nel proprio curriculum vitae un’esperienza di formazione di grande rilievo è un aspetto che non deve essere assolutamente sottovalutato. In un particolare momento come quello attuale caratterizzato da disoccupazione e crisi economica, riuscire a distinguersi dalle migliaia di persone in cerca di un lavoro non è affatto semplice. Di tutto ciò ne sono ben consapevoli i giovani neolaureati che, nonostante la loro ottima preparazione e le competenze e conoscenze acquisite durante il proprio percorso di studio,sono spesso costretti ad accontentarsi di qualsiasi lavoro oppure cercare maggiore fortuna fuori dai confini nazionali. Il modo migliore per avere maggiori chance di poter avviare una brillante carriera professionale è quello di poter approfittare delle numerose iniziative promosse proprio con l’obiettivo di dare una svolta alla situazione attuale. Da questo punto di vista è necessario evidenziare l’UNESCO Internship Programme attraverso cui vengono offerte interessanti opportunità di tirocini rivolti ai laureati che, in questo modo, hanno finalmente la possibilità di entrare in contatto con il mondo del lavoro.
Perché lavorare all’UNESCO?
L’UNESCO, acronimo di United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, è stata fondata nel 1945 con l’obiettivo di promuovere una reale e costruttiva collaborazione tra le nazioni per quanto riguarda la cultura, l’istruzione, la comunicazione e la scienza. Mediante le sue numerose iniziative, tra cui naturalmente rientra anche l’UNESCO Internship Programme, mira a diffondere delle eque opportunità di formazione ed istruzione tra tutti i cittadini, importante aspetto quest’ultimo per favorire la comprensione tra le varie società e le diverse culture. Il programma si rivolge a tutti i giovani studenti in possesso di una laurea triennale o che siano iscritti ad un corso postlaurea in un settore che sia collegato e pertinente all’UNESCO, ovvero Giurisprudenza, International Relations, Gestione delle Risorse Umane o Management Studies. Come indicato nel sito dedicato all’iniziativa, l’obiettivo è quello di offrire ai giovani laureati “la possibilità di integrare le loro conoscenze accademiche con incarichi di lavoro pratici, per consentire loro di acquisire una migliore comprensione del mandato e dei programmi dell’UNESCO”.
Poter inserire nel proprio curriculum vitae la partecipazione ad un programma di formazione di tale livello e rilevanza rappresenta un ottimo modo per distinguersi e per poter chiaramente dimostrare l’eccellente padronanza di determinate competenze e conoscenze. Per poter presentare la propria candidatura per l’UNESCO Internship Programme, è fondamentale avere una buona conoscenza almeno della lingua inglese o del francese, ovvero delle lingue ufficiali dell’istituzione ed una buona padronanza dei principali strumenti informatici.
Come candidarsi all’UNESCO Internship Programme?
Occorre sottolineare, però, alcuni importanti elementi. Innanzitutto non vi è alcun tipo di scadenza per presentare la propria candidatura poiché l’UNESCO mette a disposizione dei giovani laureati la possibilità di fare dei tirocini formativi presso la propria sede di Parigi, di durata variabile da 1 a 4 mesi, ma ciò si configura sempre come un’iniziativa da parte del candidato che, nel momento in cui è in possesso dei requisiti richiesti ed è pronto a trasferirsi in Francia per vivere questa rilevante esperienza, può tranquillamente inoltrare la propria candidatura. Inoltre, i tirocini non prevedono alcun tipo di rimborso spese sia per quanto riguarda il viaggio, l’affitto ed il vitto: per cui nel momento in cui si opta per partecipare a questo programma, è chiaro fin dall’inizio quali siano le condizioni. D’altro canto, naturalmente, non bisogna assolutamente sottovalutare l’importanza ed il prestigio di poter effettuare uno stage presso un’istituzione di tale rilevanza mondiale.
Se siete interessati a saperne di più potrete collegarvi alla seguente pagina in cui troverete la procedura online da seguire per poter inoltrare la propria candidatura. Nel caso in cui non si ricevesse alcun tipo di risposta entro 8 mesi, la domanda è da intendersi non accettata.